INSIEME CONSUMATORI CONTRO ALTROCONSUMO

Il professionista a sua insaputa si è trovato addebitato sul proprio conto corrente una somma di denaro per un abbonamento mai sottoscritto. Il quesito è chi tutela il cittadino dalle associazioni di consumatori?

Il caso ha voluto che il Presidente dell’Associazione Insieme Consumatori, avv. Romolo Reboa, si trovasse addebitato inopinatamente sul conto del proprio studio legale l’importo di 15 euro per un abbonamento ad Altroconsumo.

L’immediato accesso alla propria banca ha rivelato, dopo una lunga ricerca informatica e contatto telefonico fra impiegato bancario ed un’operatore call center di Altroconsumo, come la richiesta di abbonamento non fosse stata effettuata da parte dell’avv. Romolo Reboa, ma da una persona in possesso dell’iban bancario dello studio, in quanto obbligato per motivi giudiziari ad eseguire dei pagamenti in favore del professionista.

“Stupisce – ha commentato l’avv. Romolo Reboa – che un’associazione di consumatori che afferma di tutelare i cittadini dalle truffe si sia resa complice di un comportamento scorretto.

Volendo escludere il dolo, trovo molto grave che Altroconsumo abbia richiesto l’addebito del proprio abbonamento alla banca di un consumatore, omettendo di verificare la veridicità dei dati forniti.

Comprendo che alcune associazioni, per assecondare la propria politica di marketing, non si pongano limiti, ma non posso non osservare che il fine di un’associazione consumatori è tutelare i cittadini proprio su abusi di questo tipo.

Insieme Consumatori intende agire giudizialmente nei confronti di Altroconsumo, non già per il fatto personale accadutomi, ma per evidenziare che il cittadino/consumatore, deve guardarsi le spalle non solo dai grandi poteri economici, ma anche da chi dovrebbe controllarli.

In sintesi è ora di controllare il controllore”


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