Reazioni avverse al vaccino anti Covid? Sono di più quelle da farmaci da banco

Reazioni avverse Vaccinazioni Covid
Roma, 19 ottobre – Il IX Rapporto di farmacovigilanza sui vaccini Covid-19 dell’Aifa (RIFday ne ha dato notizia qualche giorno fa), dando conto delle segnalazioni sospette registrate nel nostro Paese dal 27 dicembre 2020 al 26 settembre 2021 (ovvero dall’inizio della vaccinazione a meno di un mese fa) a seguito della somministrazione dei quattro vaccini in uso, ha rilevato che il numero di reazioni avverse supera di poco i 100mila casi (101.110) su un totale di 84.010.605 dosi somministrate.

L’85,4% delle Adr, ha precisato l’Aifa, non sono gravi e per lo più si riferiscono a febbre, stanchezza, cefalea, dolori muscolari, dolore in sede di iniezione, brividi e nausea. Dal rapporto emerge che soltanto 16 casi di mortalità sui 435 valutati sono risultati correlabili ai vaccini Covid (circa 0,2 casi ogni milione di dosi somministrate), di cui 14 già descritti nei rapporti precedenti, e  si sarebbero verificati soprattutto nelle prime 48 ore dopo la vaccinazione.  Le rimanenti due segnalazioni si riferiscono a due pazienti di 76 e 80 anni con condizione di fragilità per pluripatologie, deceduti per Covid-19 dopo aver completato il ciclo vaccinale.

Riproponiamo su questi numeri perché – ai pazienti che, numerosi, riferiscono al farmacista in farmacia i legittimi e comprensibili timori di vaccinarsi contro Covid – potrebbe essere utile sapere che i numeri delle reazioni avverse ai vaccini anti Sars CoV 2 sono decisamente inferiori rispetto a quelle provocate dai farmaci da banco che, con ogni probabilità, i pazienti spaventati dal vaccino prendono csenza starci troppo a pensare alle prime avvisaglie di un qualche malessere. A dirlo sono i numeri dell’Ema relativi alle Adr registrate tra aprile 2020 a aprile 2021 per molecole come paracetamolo ibuprofene, acido acetilsalicilico e molte altre (i rapporti sono consultabili, per ciascun medicinale e per sostanza, su Eudravigilance, il database europeo sulle sospette Adr).

Il paracetamolo, principio attivo antifebbrile tra i più utilizzati, secondo i dati avrebbe causato in Europa 275 vittime, di cui 42 decedute a seguito di trombosi. In Italia, sarebbero state segnalate 4.454 reazioni avverse, tra cui avvelenamento, disordini epatobiliari e problemi alla vista. L’ibuprofene, antinfiammatorio tra i più comuni, avrebbe provocato in Europa, 92 vittime, di cui 13 per trombosi. In Italia, invece, sono state segnalate 4.367 reazioni avverse. La familiarissima e usatissima aspirina, ovvero l’acido acetilsalicilico, avrebbe provocato in Europa 91.447 reazioni avverse di cui 297 decessi, con 27 casi tromboticiE colpiscono anche i numeri di un antibiotico largamente usato contro le infezioni batteriche, l’amoxicillina,  che avrebbe causato 47.475 reazioni avverse, buona parte delle quali verificatesi proprio in Italia, dove  sono stati  segnalati 13.108 casi, ulteriore  dimostrazione dell’eccesso di “disinvoltura” di noi italiani nell’assumere antibiotici.

FONTE: rifday.it

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