Comunicati

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3 thoughts on “Comunicati

  1. ESERCIZI DI STILE
    di Raymond Queneau
    spettacolo comico con musica dal vivo
    teatro studio 5 roma, via gian francesco biondi,9 roma
    info: 06/5004546

  2. REGIONE LAZIO – ROMA E PROVINCIA

    “ Le terapie riabilitative per i bimbi disabili sono ormai diventate una chimera perché ad oggi non c’è più spazio per i nuovi inserimenti.

    Mio figlio di cinque anni affetto da una malattia genetica, e riconosciuto dalle Istituzioni disabile grave, ad oggi non è assitito da nessun centro riabilitativo, perché ormai per la sua età è considerato “GRANDE” e la precedenza viene data ai bimbi più piccoli.

    C’è un solo problema il bimbo in questione anche se considerato GRANDE per la sua età ancora non parla!!!!! Non ha il diritto ad avere la precedenza? Chi è che stabilisce le precedenze ed in base a quale criterio? Sarebbe brutto scoprire che anche qui c’è un risvolto di tipo economico…….

    Attualmente le liste di attesa a Roma, risultano essere bloccate a detta di alcuni Centri di riabilitazione per “PROBLEMI BUROCRATICI”, considerato che ci sono ancora in corso gli accorpamenti delle ASL di riferimento, utili al contenimento dei costi.

    I tempi di attesa per entrare nei Centri è di minimo due anni se sei fortunato, altrimenti ti consigliano il privato e volete ridere, nello stesso Centro!!!!!

    Ora Vi spiego il percorso difficile che una Famiglia Disabile deve affrontare:

    Per la sua sindrome mio figlio, necessita, di terapie specifiche come Logopedia e Psicomotricità cosi come sostenuto dalle Dirigenze Asl di riferimento.

    Ma questo ai Centri Convenzionati nulla importa.

    Le ASL o chi per loro, non possono indicare il percorso terapeutico da effettuare sul bimbo, per ottenere il miglior risultato, questo perché alcuni Centri accreditati hanno dei protocolli interni.

    Quando viene chiesto il perché esiste questa gestione le loro risposte sono sbalorditive “ IL CENTRO E’ GESTITO DA NOI E NON ACCETTIAMO INGERENZE ALTRUI MEN CHE MENO DALLE ASL E DALLA REGIONE, PERTANTO LE TERAPIE LE STABILIAMO NOI, SE VI STA BENE E COSI’ ALTRIMENTI ARRIVEDERCI”

    In alcuni Centri perciò ti trovi inserito in un progetto che proviene da protocolli interni, e dove la semplice LOGOPEDIA non viene assegnata ai bimbi se non dopo i sei anni di età.

    Ora considerato che in alcune sindromi insistono dei problemi relativamente alla parte facciale, superabili con tecniche ricnosciute da effettuarsi tramite una serie di esercizi in terapia logopedica, e che consistono nell’acquisizione dei movimenti effettuabili con le labbra, la lingua e le guance, i quali servono per rinforzare tutta la muscolatura atta alla produzione delle parole, la necessità di assegnare le terapie Logopediche sin dal primo mese di vita si rende necessaria, questo purtroppo non avviente.

    Si ha l’impressione che i servizi siano organizzati in funzione di quello che possono offrire alcuni Centri piuttosto che sui bisogni degli utenti.

    Ora mi chiedo : Dove sono i fondi per la Disabilità? Come vengono gestiti e da chi? A chi vengono dati? In che misura?….. e ce ne sarebbero molte altre di domande…..

    E’ arrivato il momento che le ISTITUZIONI si prendano carico del GRAVE problema che afflige oltre un terzo della popolazione Italiana, sia in modo diretto che indiretto, facendo presente che dove c’è un DISABILE TUTTA la famiglia è Disabile!!!!!!!”

    Valentina Donnini mamma di un bambino disabile.

  3. Ultimo ciak per “Gli Angeli Silenziosi”: il 29 novembre la proiezione al Mercadante
    Sulle strade che nessuno batte ci sono “Angeli silenziosi”. Gente che sta vicino a chi è nel bisogno, e non ha paura di sporcarsi le mani con profonda umanità. Tolgono bene e sanno guarire anche con un sorriso di speranza. Con l’intervista al Primicerio dell’Augustissima Arciconfraternita della SS. Trinità dei Pellegrini, l’ex Procuratore Generale della Repubblica Vincenzo Galgano, e alla direttrice sanitaria dell’Ospedale, dott.ssa Maria Corvino, si sono concluse le riprese del docufilm “Gli Angeli Silenziosi“, prodotto dalla Medical Care Onlus del dott. Raffaele Canneva e diretto dal regista Jean-Luc Servino. Una produzione che si avvale del patrocinio del Consiglio Regionale della Campania e del sostegno di diverse organizzazioni mondiali, con il preciso obiettivo di documentare l’umanizzazione della medicina, cioè l’assistenza solidale dell’ammalato.
    Nel cast di Angeli Silenziosi l’attore Rai di “Un Posto al Sole” Patrizio Rispo, oltre a medici, infermieri e volontari che indossano il camice di sempre, quello del servizio all’altro. Tra questi, il dott. Antonio Agostino Ambrosio, primario di Chirurgia Generale dell’Ospedale di Nola, il candidato al Nobel dott. Giulio Tarro, il dott. Nicola Maresca, primario di Lungo Degenza presso la Clinica Villa dei Fiori di Acerra, il dott. Gennaro Rispoli, direttore della U.O.C. di Chirurgia Generale presso l’Ospedale Ascalesi e del Museo delle Arti Sanitarie e Farmacia Storica degli Incurabili di Napoli, il dott. Antonio Marfella, tossicologo oncologo dell’IRCCS “Fondazione G. Pascale”, il dott. Giuseppe Granato Corigliano, “Papà” Enzo Liguoro ed Antoine Liguoro dell’associazione MamAfrica.
    Nel cast figurano anche i dottori Guido Lombardi, Pasquale Sullo, Lello Russo e Grazia Romairone, gli attori Giovanni Balzano, Luigi Cianciulli, Emanuela Stompanato, Luigi Milosa, Rita Miranda, Giuseppe Cascella e numerose comparse. Location del narrativo di “Angeli Silenziosi” sono state la Clinica Trusso di Ottaviano, Villa Flegrea a Pozzuoli, il Museo delle Arti Sanitarie e Farmacia Storica degli Incurabili di Napoli, la Fondazione Leo Amici di Caserta.La colonna sonora del film è interpretata dal tenore Giuseppe Gambi e da Raffaella Calafato: i testi sono di Diana Facchini e la musica di Gianluca Catuogno dell’ISFOM di Napoli, da un’idea di Raffaele Canneva.
    La serata di proiezione si terrà il prossimo 29 novembre, alle ore 18, presso lo storico Teatro Mercadante di Napoli: a condurla sarà la giornalista Barbara Castellani di Sky. La diezione è affidata a Pino Simonetti, della Rai
    . La Medical Care cooperativa sociale onlus che opera da oltre dieci anni nell’ambito socio-sanitario, da 5 anni organizza il premio Medical Care che ha lo scopo di valorizzare coloro che nell’ambito della sanità hanno contribuito a diffondere un modello di assistenza sanitaria basata sull’umanizzazione della medicina. Il premio Medical Care ogni anni ottiene per l’altro valore sociale il patrocinio del consiglio Regionale della Campania e dell’ordine dei Medici e degli infermieri. La Medical Care attualmente conta oltre 200 tra medici infermieri ed operatori del sociale, in particolare la nostra organizzazione si occupa di riabilitazione psichiatrica e proprio in questo ambito l’umanizzazione della medicina trova un posto primario in quanto riesce a penetrare negli animi dando spesso dei risultati sorprendenti, quindi l’amore come terapia
    . Questi non sono solo bei ‘frames’: sono un messaggio culturale. Sulla tavolozza non si vedono più scale di grigio ma bei colori, aperture, lo slargo della speranza contro la tentazione di una delega perenne. La sfida di un piccolo sogno cui assegnare quote passa per l’impegno, la ricerca, l’onestà intellettuale. L’algoritmo è la relazione, saper trasmettere visioni e decrittare futuri. Enzimi positivi che condividono adrenalina culturale. Non si inciampa in sottrazione coltivando un sentimento che si chiama comunità, pluralità comunicante dove il segreto dei vissuti è l’umanità. Il cuore che mettiamo nel fare le cose.

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