Checco Zalone a San Remo, re del politicamente scorretto

Checco Zalone a San Remo, re del politicamente scorretto

Checco Zalone irrompe al Festival di Sanremo dalle poltrone della galleria: “Parto da qui perché questa è la mia gente, la gente vera, e voglio partire da qui, umiltà, Amadeus, voglio partire con loro, perché amo il popolino”. Il solito, vincente, piatto di Zalone è pronto per essere servito. Il comico parla subito senza freni e si prende il palco che ha visto protagonista Fiorello. Inizia con l’ironia sulla commozione che sembra coinvolgere tutti sul palco dell’Ariston, Amadeus viene messo alla berlina per il maschilismo, la rilettura della favola di Cenerentola in chiave Lgbtq: Checco Zalone porta tutto il suo bagaglio di irriverenza sul palco.

Il comico prima finge commozione, “mi sento un Maneskin”, riferendosi alle lacrime di Damiano di ieri sera. E poi spiega: “Vengo da un piccolo paese, da Capurzo. Mi merito tutto questo? Poi vedo te e dico ‘sì, me lo merito’. Grazie, perché ci fai sentire tutti geni. Pensavo che Amadeus fosse incapace, invece c’ha ritmo, anche nelle scelte delle canzoni, e poi ha avuto la bellissima idea di invitare Ornella Muti doppiata dalla De Filippi. Tra le conduttrici manca però una scema, l’italiano medio ci è rimasto male”.

“Un giorno – insiste il comico – Amadeus capirà che la donna può stare un passo in avanti, ma è un uomo di un’altra epoca, non possiamo condannare il suo maschilismo endemico, i tempi stanno cambiando, ma i pregiudizi non possono essere scrostati dal detersivo, possiamo però insegnare ai giovani che esiste l’amore universale”. Il riferimento è alla gaffe del direttore artistico che, lo scorso anno, ha definito Francesca Sofia Novello, fidanzata di Valentino Rossi, donna in grado di fare un “passo indietro”.
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“Siete d’accordo su qualcosa?” chiede Amadeus e la risposta del “virologo del sud” non si fa attendere: “Siamo d’accordo sul fatto che non abbiamo capito un c…o”.Immancabile, anche in questa terza incursione, la canzone di Zalone che si intitola “Pandemia ora che vai via” con la direzione artistica, inventata, di “Beppe Virusicchio”. “La curva è andata giù, sta per finire il sogno. Nessuno si spaventa più manco a Codogno. Il bollettino non fa più notizia”, canta Zalone all’inizio del brano. “Pandemia ora che vai via che ci faccio con la rosolia? Se te ne vai via, lavo i piatti in pizzeria”, canta ancora il comico-virologo nel ritornello che esplode con le voci, ovviamente montate artificialmente, dei virologi più popolari della tv.

FONTE:  huffingtonpost.it
FOTO: youtube.com

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