Pattuglie di vigili romani senza radiotrasmittenti, l’opinione di Tortosa

Il vicesegretario per il Lazio dell’Italia dei Valori: ”Il sindaco deve intervenire, siamo di fronte a una situazione di insicurezza permanente”

Roma – “La denuncia di oggi è di estrema gravità. Vuol dire girare il coltello nella piaga, dato che sono già tante le carenze dei vigili capitolini”. Inizia in questo modo Oscar Tortosa, vicesegretario per il Lazio dell’Italia dei Valori, il suo commento circa la mancanza di radiotrasmittenti, compensata da uno stereo, nelle pattuglie dei vigili urbani, che sono perciò costretti a chiamare la centrale con i propri telefonini, potendo però ascoltare la musica.

“Se le auto disponibili sono del 2006 vuol dire che hanno 4 anni, hanno camminato tanto e di conseguenza vanno sostituite. Oltre a questo primo problema da risolvere – continua l’esponente del partito presieduto da Antonio Di Pietro – ce ne è un secondo: è difficile ricevere chiamate o sms con i telefonini cellulari, ciò comporta insicurezza di collegamento con la centrale e quindi non si può intervenire nell’immediato lì dove ce n’è bisogno. Si deve garantire una struttura operativa funzionante alle pattuglie e non un jukebox”. Poi Tortosa conclude: “Il sindaco non può addebitare ad altri le sue mancanze, governa da diversi anni e pure non fa nulla in merito. I vigili hanno compiti specifici, tra cui regolare il traffico, tuttavia sono numericamente pochi, bisogna aumentarli. Mi auguro che si faccia qualcosa in modo da poter parlare di miglioramenti”.

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