Mutuabilità degli interventi di mastoplastica riduttiva

Questa settimana in Chirurgo-plastico-estetico.it si parla dell’eventuale mutuabilità dell’intervento di rimpicciolimento del seno tramite il quesito posto da un utente del sito dedicato alla chirurgia plastica del Dott. Chirurgo Antonio Tambuscio.

Chirurgo-plastico-estetico.it è un portale che vuole essere uno strumento utile e diretto d’informazione, per capire e conoscere la chirurgia estetica, plastica e ricostruttiva.
Si tratta di un portale innovativo dove ognuno può raccogliere e chiedere direttamente informazioni e curiosità riguardanti i diversi tipi d’interventi chirurgici (dalla chirurgia ambulatoriale minore alla chirurgia del corpo, passando per la sempre più richiesta mastoplastica additiva, liposuzione o rinoplastica).
Il Dott. Antonio Tambuscio (Dottore Specialista in Chirurgia Plastica e Ricostruttiva) risponde regolarmente alle più disparate domande degli utenti pubblicandole poi in forma rigorosamente anonima nel sito. In questo modo Chirurgo-plastico-estetico.it funge da vero e proprio archivio d’informazioni. Una fonte gratuita, utile e funzionale alla quale poter sottoporre i propri dubbi e le proprie perplessità in fatto di chirurgia estetica, plastica e ricostruttiva.

Qui di seguito riportiamo l’ultima domanda inviata al portale e la conseguente risposta del Dott. Antonio Tambuscio riguardante l’eventualità nelle quali la mastoplastica riduttiva risulti mutuabile.

E’ mutuabile l’intervento per il rimpicciolimento del seno?

La mastoplastica riduttiva è un intervento di chirurgia estetica che viene normalmente eseguito in libera professione e quindi a pagamento. In rari casi di gigantomastia gravissima, se è documentato chiaramente un problema di salute causato dal volume e dal peso delle mammelle, l’intervento può essere eseguito in ospedale. In questi casi è necessario dimostrare inequivocabilmente con un iter ospedaliero un problema quale un grave vizio posturale e/o una artrite toraco-cervicale o un problema dermatologico. E’ bene ricordare che nei casi così detti “mutuabili” il paziente non può scegliersi il chirurgo.

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