La formazione arriva anche a casa

La formazione è un aspetto molto importante della vita di ogni essere umano. Quando bisogna andare a scuola nell’età dell’obbligo sembra sempre così pesante e difficile, complicato e con una meta sempre così lontana da raggiungere! Quando passano gli anni e si comincia a lavorare si inizia ad apprezzare tutto il sacrificio che la scuola, la formazione ci ha chiesto. Non si tratta solo della conoscenza in se, ma dell’apertura mentale che l’ambiente scuola, insegnamento, educazione implica e porta con se. Certo è naturale pensa che non tutti sono portati per la formazione e per essere formati come ad esempio sta accadendo per il corso seo Firenze. Non è certo di cattiveria, magari solo si essere pigri, svogliati. Ma una cosa è certa: senza formazione continua si rischia di rimanere indietro con i tempi. La formazione continua e permanente è finalizzata a migliorare il livello di qualificazione e di sviluppo professionale per tutti quelli che lavorano: assicurando una certa stabilità occupazionale, favorendo l’adattabilità ai cambiamenti tecnologici e organizzativi che hanno il compito di sostenere la competitività delle imprese e di tutti gli operatori; garantendo opportunità di formazione lungo l’intero arco della vita (proprio per questo il termine “Formazione permanente” come quella sul posizionamento siti, molto moderna). La Formazione di fatti non termina più con il Diploma o la Laurea ma è permanente e continua, destinata a un costante riallineamento che tenga conto delle trasformazioni nei modelli organizzativi e negli scenari del business moderno. Il lavoro stesso risulta sempre più modificato dall’introduzione delle nuove tecnologie e dalle trasformazioni delle competenze. La formazione continua deve rispondere all’esigenza di formare queste nuove competenze: partendo da un costante monitoraggio dei profili professionali richiesti dal mercato, definisce un approccio alla Formazione personalizzabile e implementabile secondo le esigenze di aggiornamento e approfondimento necessarie. Questo tipo di formazione è destinata a tutti i soggetti occupati (quindi sono anche compresi i titolari, i soci di un’impresa, i lavoratori autonomi, i precari), ma anche soggetti in CIG e mobilità, tutti gli inoccupati, coloro che non sono momentaneamente attivi sul lavoro (inattivi) e i disoccupati per i quali la formazione è sicuramente propedeutica all’occupazione nonché a tutti gli apprendisti che abbiano assolto l’obbligo formativo e che necessitano quindi di una formazione più pratica rispetto ad un determinato lavoro. Si deve avvertire, però, che non è facile poter dare una definizione univoca di formazione, perché le attività formative sono spesso distinte sulla base sia dei contenuti che dei destinatari; si parla, dunque, di formazione per adulti, formazione ricorrente, formazione professionale dei giovani, ecc… Il criterio generalmente privilegiato da chi deve organizzare un corso è di tipo soggettivo. L’Unione Europea distingue chiaramente la formazione continua, rivolta agli adulti occupati, dalla formazione permanente, rivolta principalmente ai disoccupati o agli inoccupati. Ma naturalmente esistono anche azioni di formazione che magari non vengono sempre valutati. Nell’ordinamento italiano infatti questa distinzione è meno netta, perché, oggi, esistono interventi di formazione continua specificamente destinati anche ai lavoratori disoccupati o che si vogliono reinserire nel mercato del lavoro, perché la formazione è intesa come strumento di politica attiva del lavoro finalizzata all’inserimento o al reinserimento nel tessuto lavorativo, quindi sono tutti il benvenuto.

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