Villa Guariglia, è il momento di Claudi Arimany

Sabato 28 luglio alle ore 20, sul belvedere di Villa Guariglia, sarà possibile ritrovare l’ Ugo Marano folgorato dalla teoria musicale di Karlheinz Stockhausen, il quale prende a soggetto di “Licht” il cosmo nel suo infinito spazio-temporale, ossia l’essere “sub specie aeternitatis”, onde non si può non avvertire una tensione ad abbracciare la realtà del mondo e trascenderla in una teoria archetipa di simboli, nella quale teoria dovrebbe risiedere il fondamento dell’ “Urgrund der Natur”, la “causa prima della natura”. L’esito di siffatto teatro è per un verso un flusso sonoro primordiale e magmatico che s’espande ininterrotto in tutte le direzioni per intriderle di sacrale ieracità, per altro verso è un altero equilibrio tra trascendenza ed irrealtà, tra misticismo e visionarietà, tra utopia e sospetto di lusinga. E’ suo l’invito al viaggio dei suoi animali fantastici, le escursioni nel regno degli elementi naturali e delle specie viventi come in una stanza dei monstra e delle meraviglie, capaci di trasportarci attraverso la geografia della storia e del mito. Ugo Marano il poeta, lo scultore, il ceramista ha saputo andare oltre ideando, insieme all’economista Pasquale Persico, che interverrà nel corso dell’incontro, i canoni per città ideale, la città del quarto paesaggio, per noi uomini della fine, ovvero del terzo millennio, uno spazio, capace di dare prospettive nuove alle attivita’ dell’uomo. “La natura – diceva Ugo Marano – in termini concettuali è di riferimento ai miei lavori. Restituisco al legno la sua identità di albero, tratto i materiali pensando alla loro identità d’origine. Nelle mie opere c’è la natura fatta parlare”. Nel suo garage-studio di Cetara aveva piantato un ulivo che avrebbe fatto esplodere, un giorno, le pareti della casa. Lo scorso ottobre, per Ugo, il ricongiungimento alla natura, liberatosi nella morte e recante il frutto, per noi, di una nuova nascita. A seguire, intorno alle ore 21, sarà di scena il flauto di Claudi Arimany, flautista spagnolo, pupillo di Jean-Pierre Rampal, cui sono stati trasmessi i misteri del suono del maestro e i suoi flauti, far cui il famoso flauto d’oro che rivivrà proprio a Villa Guariglia. Il musicista farà duo con una giovane e valente pianista salernitana, Laura Cozzolino, frutto del nostro conservatorio e del magistero della docente Emma Petrillo, protagonista di un programma in cui il flauto si “travestirà”, per onorare il tema dettato dal M° Francesco Nicolosi, da violino. La scaletta consta, infatti, di tutte trascrizioni di sonate originali per violino. Claudi Arimany principierà il suo récital con la Sonata in Mi bemolle maggiore KV380, composta da Wolfgang Amadeus Mozart, nel periodo compreso tra aprile e luglio 1781. Gli accordi iniziali dell’Allegro sono caratterizzati da un sentimento di spigliata serenità, con modulazioni e imitazioni nel dialogo fra i due strumenti. Mentre il secondo tema viene esposto dal pianoforte su accompagnamento del violino, il terzo tema è affidato prima al flauto e poi al pianoforte. Su questo impianto si snoda uno sviluppo armonico molto espressivo, sino a giungere ad un accordo di dominante in do minore, da cui si ritorna al primo ritornello dell’Allegro, contrassegnato ancora da modulazioni di piacevole effetto. Una nuova cadenza fa seguito al terzo tema e il ritornello conclusivo si presenta leggermente modificato e variato. Un tema cantabile in sol minore viene indicato dal pianoforte nell’Andante con moto; interviene il flauto, questa volta nella tonalità di si bemolle e con accenti delicatamente elegiaci. Sia il pianoforte che il flauto intessono un discorso punteggiato da modulazioni e passaggi cromatici, che rendono più incisiva e penetrante la linea del fraseggio musicale, secondo la tonalità di base di sol minore. È il pianoforte ad avviare il tema brillante del Rondò, ripreso subito dal flauto e intrecciato con variazioni e domande e risposte fra i due strumenti. Dopo un intermezzo in do minore del flauto tocca al pianoforte assumere il ruolo di guida, fino a quando riappare il tema già annunciato nell’intermezzo. Una coda frizzante e un ritornello non meno vivace concludono la Sonata in mi bemolle maggiore, considerata tra le più esemplari nel suo classicismo musicale. Si continuerà con la Sonatina in Sol Maggiore op.100 di Antonin Dvoràk. La pagina composta nel 1893, reca una chiara impronta popolaresca in tutti e quattro i movimenti in cui è articolata. Il primo tempo (Allegro risoluto) ha un carattere vivacemente ritmico e non mancano felici spunti melodici inseriti in un contesto armonico quanto mai vario e mutevole. Il successivo Larghetto è in sol minore ed ha un tono malinconico e sofferto. Il violino si espande in una linea melodica espressiva sorretta nell’episodio centrale “Poco più mosso” in sol maggiore dai morbidi arpeggi del pianoforte. L’atmosfera iniziale viene riproposta e portata a compimento dai due strumenti sino ad un clima dalle sfumate sonorità. Il Molto vivace può definirsi uno Scherzo con trio con tutto quel sapore gustosamente popolaresco che appartiene alla migliore cifra creativa di Dvoràk. Dall’attacco in pianissimo si giunge alla ripresa del tema in maniera forte e accentuata nel ritmo. L’Allegro conclusivo è il più esteso dei quattro. Il primo tema ha un carattere robusto e dai toni sincopati e marcati, come pure il secondo tema, anche se con spirito diverso. Il momento centrale, definito “Molto tranquillo”, ha una linea cantabile e intensamente melodica. La ripresa del primo tema è di grande effetto: dopo il pianissimo i due strumenti sono coinvolti in uno “stringendo”di vivace tensione espressiva. Composta nell’ estate del 1886 e dedicata al grande violinista belga Eugène YsaŸe, la Sonata per violino e pianoforte in la maggiore di César Franck, che conluderà la serata, è senza dubbio uno dei capolavori della musica strumentale francese del secondo Ottocento. Opera emblematica forse quant’altre mai, non soltanto dello stile del suo autore ma anche, in qualche modo, di un’intera epoca della musica francese: dove convivono e si intrecciano intensità lirica, elegante nitore della scrittura, culto e rigore della forma, pronunciato gusto neoclassico evidente tra l’altro nel ricorso alla tecnica contrappuntistica, linguaggio armonico raffinatissimo ispirato dal cromatismo wagneriano nonché da ripensamenti modali, anelito all’organicità compositiva. Quest’ultimo si riflette anzitutto nel principio costruttivo ciclico tanto caro a Franck e che qui si manifesta a vari livelli: se l’idea ciclica formulata nel primo movimento determina o perlomeno incide sulla conformazione melodica dei temi dei movimenti successivi (decisivo al riguardo è l’intervallo di terza), assumendo via via nuove e cangianti configurazioni, e in ogni caso ricompare ben riconoscibile sotto specie di ricordo o reminiscenza, la sostanza tematica principale e per così dire autonoma del terzo movimento viene a sua volta riutilizzata, in funzione complementare, nel finale. A denotare l’impegno costruttivo e l’ambizione della Sonata, che nella sua poderosità aspira a una dignità estetica paragonabile a quella della grande forma sinfonica, intervengono la ricercata varietà delle soluzioni formali e degli atteggiamenti espressivi dei quattro movimenti, ciascuno dei quali offre una propria definita individualità all’interno dell’insieme complessivo.Il festival è organizzato da Antonia Willburger con il contributo della Regione Campania-Assessorato Agricoltura, della Provincia di Salerno, del Centro Studi “Raffaele Guariglia”, del Comune di Vietri sul Mare, della Camera di Commercio di Salerno-Intertrade, dell’Ente Provinciale per il Turismo, del Conservatorio Statale di Musica “Giuseppe Martucci”, della Fondazione Cassa di Risparmio Salernitana, della Coldiretti Salerno e dell’Enoteca Provinciale di Salerno. La direzione artistica della sezione jazz è firmata dal Conservatorio di Musica “Giuseppe Martucci” di Salerno; la direzione artistica della sezione classica, invece, è a cura del M° Francesco Nicolosi.

Per info.: CTA di Vietri sul Mare Piazza Matteotti 84019 Vietri sul Mare . tel.: e fax 089 211285

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