Utilità di un community manager

I social media hanno modificato la comunicazione all’interno delle aziende e anche il modo di rapportarsi all’utente finale. Oggi si interagisce con il proprio pubblico in tempo reale, non ci si può più nascondere, anzi. E’ necessario imparare ad utilizzare al meglio questi strumenti per mantenere una buona reputazione on/offline e apparire più competitivi rispetto ai concorrenti.

Partecipare a qualche seminario o corso intensivo può essere senza dubbio un buon investimento. Cercando su internet espressioni tipo “formazione social media” è possibile avere un’idea delle opportunità: eventi cui partecipare, workshop, video-corsi, libri e materiale didattico esistente in merito a Social Network e Co. Oltre a Facebook, Twitter e YouTube, uno strumento da non sottovalutare è certamente il blog, che consente di presentare dettagliatamente prodotti e/o servizi, inserire risorse multimediali e lasciare spazio a feed-back e commenti dei lettori.

Ogni azienda dovrebbe contare su un bravo community manager che sappia mantenere attiva la partecipazione.

Non è più importante il numero dei fans o followers, ma la loro effettiva reazione. E’ ormai diffusa, infatti, la pessima abitudine di acquistare pacchetti di fans, che possono forse garantire un numero che cresce, ma non un’attività costante su blog e social. Un professionista saprà pianificare i contenuti da offrire, seguendo determinate tempistiche. Contenuti interessanti, di qualità, originali e non scopiazzati da altri siti. Inoltre, rimarrà ben lontano dallo spam e dalle pressanti richieste di call-to-action che possono creare chiusure definitive con gli utenti più riservati.

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