La Campagna in difesa del latte materno è ufficialmente partita

latte materno

Il 19 Marzo 2012 presso la sala stampa della Camera dei Deputati è stata lanciata ufficialmente la “Campagna Nazionale per la difesa del latte materno dai contaminanti ambientali”. Alla cerimonia hanno preso parte politici e giornalisti provenienti da tutta Italia con l’intenzione di sostenere e pubblicizzare la campagna, che affronta una tematica di vitale importanza per la tutela della salute pubblica.

Il latte materno è un bene comune minacciato. Recenti studi hanno dimostrato la presenza di agenti intossicanti che, una volta insinuatisi nell’organismo delle madri, si trasmettono ai figli sia durante la gravidanza che l’allattamento, con gravissimi rischi per la salute dei bambini. Il numero di nuovi nati afflitti da malformazioni o da gravi malattie è in forte aumento soprattutto in Campania, una terra martoriata dal punto di vista ambientale: le discariche e lo stoccaggio illegale di rifiuti tossici hanno aumentato notevolmente la presenza nell’aria dei cosiddetti POP (Contaminanti organici persistenti), di cui fanno parte le diossine – ampiamente presenti, purtroppo, anche in molti alimenti prodotti nella nostra Regione.

Nonostante i possibili contagi, il latte materno rimane un alimento insostituibile per i bambini. È stato dimostrato infatti che nei bambini allattati con latte artificiale è più alta la probabilità che si manifestino malattie gravi e croniche. Il latte materno contiene le sostanze fondamentali affinché nel bambino si formino gli anticorpi che aiuteranno l’organismo a difendersi dagli attacchi esterni oltre che a fornire le basi di calcio necessarie alla crescita.

Le associazioni e le aziende che aderiscono alla campagna richiedono l’istituzione di biomonitoraggio, che faccia le dovute analisi per tenere sotto controllo i valori ed intervenire per tempo qualora si dovesse riscontrare un aumento della percentuale di sostanze intossicanti. Va di pari passo con il monitoraggio, ovviamente, la richiesta di mettere al bando le pratiche inquinanti, come l’incenerimento dei rifiuti e le biomasse e controlli più stringenti per le industrie.

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