GIAPPONE, IMMAGINI DELLA MEMORIA

Angelo Paionni presenta in esclusiva per VersOriente una delle sue esposizioni di maggior successo, già patrocinata dalla Japan Foundation. L’intenso percorso fotografico è il risultato di un viaggio realizzato nel 2000, con cui l’artista ha svelato all’occhio occidentale il Giappone di un tempo. Il radicale bianco e nero e le tecniche con cui sono state stampate le immagini che ripercorrono scorci del passato, immersi nella frenesia del mondo moderno, sembrano contrastare volutamente con i dettami della tecnologia digitale: in questo modo sono state riportare in auge quelle sofisticate applicazioni, di tecnica, di attesa, di abilità artistica, un tempo riservate ai soli fotografi professionisti e che oggi, con la rivoluzione avviata dalla tecnologia digitale, sono accessibili praticamente a tutti.
Stampando le immagini su carta per acquarelli, con un’emulsione di gelatina ai sali d’argento, nel rispetto delle regole tramandate dagli antichi maestri di fotografia, Paionni immortala scorci inaspettatamente tradizionali, in un paese noto a tutti per la sua sfrenata modernità, in cui tecnologia e tradizione convivono in un insieme a volte caotico, a volte violentemente sorprendente.

Il viaggio indietro di Paionni è una negazione del tempo, anzi una rappresentazione sublimata di esso.

Un viaggio che si svela un atto d’amore, sereno e compiuto, verso una sua concezione acquisita, squisitamente poetica, dei segni formali, esteriori, di una nazione che ha scelto di rendersi profondamente moderna, ma che mantiene ancora intatta la sua tradizione, seppur inizialmente nascosta all’occhio di un visitatore rapito dall‘odissea estemporanea delle metropoli d‘oggi. Una mostra che percorre dettagli e visioni d’insieme, immagini oniriche e nostalgiche, immagini, appunto, della memoria.

“C’è una pittura orientale chiamata “Sumie” che si esegue in bianco e nero con l’inchiostro di china e il pennello. Nelle immagini colte da Angelo Paionni mi sembra vi sia qualcosa di simile a questo “Sumie” forse perché oggetti e scene scelti dal fotografo sono “tipici” del Giappone, anche se la linea chiara e la composizione definita sono quelle di un interprete occidentale. Ma l’intenzione artistica e penetrante dell’autore fa sì che i soggetti siano di una bellezza riposante e insieme stimolante del mondo che rappresentano e inducono all’ammirazione e alla comprensione sia l’osservatore orientale che quello occidentale.” Yuriko Kurose

Angelo Paionni
nasce a Roma, ove attualmente risiede. Inizia l’attività fotografica nel 1972 per interesse spontaneo, e raccoglie i primi consensi partecipando a importanti rassegne indette da associazioni fotografiche in Italia e all’estero. Si dedica soprattutto allo studio dell’immagine grafica e indirizza, in particolare, la sua ricerca nell’analisi compositiva dei vari aspetti urbani. Tra i suoi più importanti portfolio: Una città come N.Y. (1983), Venezia e la laguna (1986), Terra Portoghese (1989), Paris citè (1992), Una certa Roma (1998), Giappone-Immagini della memoria (2000), Mongolia (2004). Ha pubblicato Roma.Immagini incanti emozioni (Edimond, 1998), Roma, incanto e magia (Postcart 2007), Sahara (Beniamini Group Roma 2008).

Venerdi 27 marzo 2009 ore 18.00

in collaborazione con
L’Azienda Vitivinicola F.lli Onorati –
Ceri (RM)

presso VersOriente(vicolo Cellini 17, altezza p.za della Chiesa Nuova, corso Vittorio Emanuele), Roma infocall: 066893506

Dove: VersOriente, vicolo Cellini 17, Roma

Quando: dal 27 marzo al 18 aprile 2009

0rario: Lunedì h 15:30-20:00, dal Martedì al Venerdì h 10:00-20:00, Sabato h 10:00-14:00

Autore: Angelo Paionni

Genere: mostra fotografica

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