In comunicazione si parla sempre più spesso di engagement, ovvero di coinvolgimento del cliente. In tempi di crisi, di calo dei consumi e di fatica dei media tradizionali, l’engagement è diventato una delle soluzioni più ricercate dalle imprese alla rincorsa del consumatore.
Coinvolgere significa infatti riuscire ad entrare in empatia con il cliente, acquisito o potenziale, e riuscire così a creare un rapporto di fiducia stabile e duraturo nel tempo. Costruire questa relazione personale con il cliente oggi è possibile grazie ai nuovi media protagonisti delle rete. Blog, Forum, Community e Social Network sono infatti delle realtà che concentrano il traffico on-line di milioni di utenti in tutto il mondo e rappresentano un bacino così numeroso e targetizzato che non può non essere preso in considerazione dalle aziende.
Il consumatore sul web oggi però non è lo stesso spettatore di qualche anno fa, quando le logiche di fruizione dell’advertising della rete erano simili a quelle televisive. Il consumatore è diventato un assiduo frequentatore del web 2.0, del web costruito dal contenuto generato dagli utenti – UGC, user generated content – ed è una voce importante che parla attraverso i video (YouTube), le fotografie (FlickR), i documenti (Slideshare) e la vita di ogni giorno (Facebook).
Le aziende hanno la grande opportunità di utilizzare questi strumenti gratuiti per una comunicazione diversa e più coinvolgente perché diventa conversazione e relazione diretta con il cliente. Il vero prezzo da pagare è quello di mettersi allo stesso livello del consumatore e aprire le porte della propria fabbrica virtuale per scambiare opinioni ed informazioni. Realizzare quindi ad esempio una campagna di marketing in cui il dialogo con il cliente, fatto di ascolto non solo di parola, è diretto, diventa da un lato più rischioso perché viene a perdersi il ruolo di controllo tipico dei media tradizionali, dall’altro lato permette di chiamare il consumatore direttamente all’azione (la cosiddetta “call to action”) che può essere l’acquisto e la diffusione (viralizzazione) dell’informazione promozionale.
Engagement significa quindi coinvolgimento ma anche viralità, networking ed interattività, ovvero i nuovi paradigmi del business che non possono essere trascurati da un’azienda che vuole comunicare con efficacia ed efficienza.
Di engagement, marketing 2.0 e internet PR si parlerà a Udine alla 7°giornata della comunicazione http://press.aipem.it/2009/02/24/61/ dove interveranno esperti di settore ed importanti manager di azienda impegnati sul fronte del digital marketing.