Quest’anno si festeggiano i due secoli dalla nascita di un contenitore che ha cambiato il modo di conservare il cibo e di conseguenza la vita dell’uomo, la lattina, grazie alla quale è stato possibile trasportare i cibi sempre più lontano e farli durare molto più a lungo.
La storia dei barattoli per alimenti ha inizio nel 1810 quando l’inglese Peter Durand perfeziona il sistema di conservazione dei cibi in vetro riuscendo ad applicarlo ai barattoli di latta e ottiene il brevetto per conservare il cibo in questi contenitori. Con la successiva scoperta del processo di elettrolisi si aprono nuove importanti possibilità nella lavorazione dell’alluminio come imballaggio per alimenti, aumentandone così la richiesta sul mercato. La Vedani Carlo Metalli nasce nel 1902 proprio dall’intuizione del suo fondatore sulle grandi potenzialità dell’alluminio, e si sviluppa dedicando la propria attività alla rifusione di questo prezioso materiale.
Dal prototipo originale il barattolo si è evoluto attraverso l’utilizzo di materiali e metodi di lavorazione sempre più all’avanguardia. Le scatolette alimentari di alluminio di ultima generazione si avvalgono di tecniche di saldatura avanzate che garantiscono una perfetta ermeticità e l’utilizzo del 30% di materiale in meno, con conseguente minore consumo energetico e abbattimento delle emissioni di CO2. Tecnologie sempre più avanzate sono impiegate anche dalla Vedani Carlo Metalli nel suo ciclo produttivo in cui dalla rifusione dei rottami vengono realizzati lingotti di leghe d’alluminio destinati a diventare nuovi oggetti: attraverso l’utilizzo di impianti di ultima generazione l’azienda è in grado di garantire il completo riutilizzo delle risorse produttive e il controllo delle emissioni, per tutelare l’ambiente e il territorio in cui ha sede lo stabilimento.
Nel nostro Paese, grazie all’impegno di tutti i cittadini, nel 2009 sono state recuperate grandi quantità di rottami di alluminio che hanno consentito di riciclare 31.200 tonnellate di questo prezioso materiale attraverso il lavoro di importanti fonderie, tra le quali la Vedani Carlo Metalli di Parona si distingue per l’attenzione a processi di lavorazione sempre più eco-compatibili. Recuperare e riciclare gli oggetti di alluminio è importante per la salvaguardia dell’ambiente, basti pensare che con la quantità di alluminio riciclata in Italia nell’ultimo anno si è evitata l’emissione di 272.000 tonnellate di CO2 ed è stato possibile un risparmio energetico pari a 117.000 tonnellate di petrolio rispetto all’alternativa di estrarre e lavorare il minerale grezzo. La Vedani Carlo Metalli si impegna da molti anni a promuovere percorsi didattici nelle scuole per favorire la sensibilizzazione verso il tema del riciclo dell’alluminio. Esempio di successo è il progetto “Educare a riciclare”: da 7 anni l’azienda insegna agli alunni delle scuole elementari lomelline le proprietà di questo materiale, promuovendo una gara al riciclo tra le classi che ha permesso di raccogliere fino a oggi quasi 4.000 kg di alluminio coinvolgendo oltre 1.000 studenti, che con il loro impegno hanno dimostrato la sempre maggiore sensibilità delle nuove generazioni verso la salvaguardia del territorio.
La Vedani Carlo Metalli S.p.a. si occupa da più di 100 anni di recupero di metalli non ferrosi e lavorazione dell’alluminio, con risultati che la pongono all’avanguardia nel proprio settore per traguardi raggiunti ed eco-compatibilità. L’azienda ha sempre impostato la propria attività secondo i principi della qualità, della sicurezza e del rispetto dell’ambiente, coniugando tecnologia ed efficienza con il risparmio energetico e il recupero dei materiali.