Anche se a prima vista la condizione di salute relativa i metalli pare non aver subito particolari cambiamenti nel corso delle ultime settimane è certamente indubbio che il panorama complessivo è sostanzialmente peggiorato. La situazione relativa i cambiamenti del rapporto domanda-offerta risulta come di consueto assai complessi da leggere con occhi in grado di prevedere il prossimo futuro del mercato dei metalli e di certo nessun aiuto è giunto in tal senso dalla recente decisione di non avviare un sostanzioso piano di stimoli monetari, stimoli che ovviamente porterebbero un effetto positivo passeggero ma comunque utile per dare un piccolo stimolo al settore e permettere la ripresa di un minimo di fiato ad un settore che ne ha davvero bisogno per perdere la propria spinta a combattere un sistema crisi che pare intento a fagocitare tutto avvalendosi dello strumento del tempo e della persistenza. Ci si chiede ora, specie nei settori produttivi direttamente interessati all’utilizzo dei metalli industriali, metalli preziosi e terre rare come ad esempio l’hi –tech e le aziende produttrici di strumenti di precisione quali guide di scorrimento e guide per macchine utensili, quale sarà “l’evento” in grado di dare una importante spinta ai prezzi, una spinta che riesca a superare le limitazioni della fascia di oscillazione che ci siamo abituati ad osservare nel corso degli ultimi mesi. Si prevedono nuovi sviluppi, poiché assolutamente necessari al continuità di questo mercato, ma si sta combattendo contro l’altro fattore di primaria importanza, il tempo, che minaccia di fagocitare una fetta del mercato davvero importante, parte di quelle piccole e medie realtà aziendali che rappresentano la meglio l’anima commerciale di un paese.