“Esperti divisi sull’andamento dei listini nei prossimi mesi: a sette mesi dallo choc di marzo con gli indici ai minimi, il ‘Check-up’ di Piazza Affari indica che il ‘convalescente’ potrebbe essere in via di guarigione”. E’ il commento di Marco Sabella nell’articolo sul Corriere Economia oggi in edicola dove si fa il punto sulla ripresa dei big del listino tra cui Terna che, secondo il gruppo Allianz Global Investor Italia, è compreso tra le società più difensive dove si trova il maggior potenziale di upside di Borsa.
“Le utilities più regolamentate – riporta la dichiarazione del gestore Giovanni Vietti – come Terna e Snam Rete Gas, potrebbero salire ancora di un 10%, compresi i dividendi”, aggiunge. E di fronte a un possibile nuovo rallentamento della congiuntura nel primo semestre del 2010 “una scelta difensiva potrebbe rivelarsi la più prudente”. “Se andiamo a vedere tutti i principali indicatori macroeconomici – dice Mauro Vicini di Websim al Corriere Economia – ci accorgiamo che i calori sono tornati sul livelli precedenti la crisi di settembre, solo alla Borsa manca il 10% per tornare ai livelli pre Lehman”.
Ma come è cambiata la valutazione delle blue chips e di quanto si è ridotto il loro grado di rischio? Nelle prime 12 aziende quotate del listino Terna si è portata da 4,69 miliardi di capitalizzazione del marzo 2009 agli attuali 5,37 con una crescita del rendimento dal 6,8% al 7%. La notizia è stata tempestivamente riportata sul web magazine della società “Notizie tra le linee”
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