Animalisti e vegetariani in Italia: statistiche

Il rapporto dell’Istituto Eurispes del 2011 risulta particolarmente interessante per difensori, amanti degli animali e veg(etari)ani.
E naturalmente anche per chiunque sia curioso di conoscere l’estensione di un fenomeno come il vegetarianesimo o l’opinione degli italiani in merito a questioni quale la sperimentazione medica sugli animali. Ecco i dati:

Pesca: “la pesca è percepita da molti come uno sport o un passatempo rilassante, e non sembra essere considerata dai più una pratica da evitare o quanto meno da limitare (48,1%)”.

Caccia: “la caccia non riscuote lo stesso consenso: la percentuale di quanti la considerano un’abitudine accettabile scende al 17,8% (abbastanza: 11,7%; molto: 6,1%). Non approvano per niente la caccia più della metà del campione (56,6%) e il 23,9% afferma di approvarla “poco”

Pellicce: “la percentuale di quanti valutano positivamente il fatto di indossare capi di pelliccia supera appena il 14,1% (abbastanza: 11,7%; molto: 2,4%). La disapprovazione raccoglie l’83% delle risposte (58,8% “per niente” e 24,2% “poco”)”.

Circo: “solo il 10,1% degli intervistati, inoltre, giudica positivamente l’utilizzo degli animali all’interno degli spettacoli circensi“.

Sperimentazione medica sugli animali: “la sperimentazione medica sugli animali è intesa come ammissibile dall’8,2% degli italiani, il 7,4% dei quali lo trova un comportamento abbastanza tollerabile”.

Vegetariani e vegani in Italia: sono il 6,7%. Mangiare esclusivamente vegetali è un’abitudine per il 6,3% della popolazione che ha eliminato dalla propria dieta carne e pesce, lo 0,4% ha optato per una decisione ancora più drastica che prevede l’esclusione anche del latte e delle uova: il veganismo. A preferire uno stile alimentare di tipo vegetariano o vegano sono in prevalenza le donne (rispettivamente 7,2% vs 5,3% degli uomini; 0,5% vs 0,3%), i giovanissimi tra i 18 e i 24 anni (13,5%) e, a sorpresa, tra gli over 65 (9,3%).

Motivi della scelta vegetariana: “Nel 48% dei casi questa scelta dipende fondamentalmente dal fatto che mangiare esclusivamente frutta e verdura arrechi benefici alla salute. Molto alta appare, poi, la percentuale di coloro che sono mossi in tal senso da ideologie animaliste (44%) che mal sopportano l’uccisione di animali per la macellazione delle carni. A questo risultato si associa la parte degli intervistati che scelgono la via del vegetarismo per ragioni di tipo ambientalista (2%). Pare infatti che questo tipo di dieta comporti un minore spreco di risorse e provochi meno danni al territorio”.

Le stime dell’Unione Vegetariana Europea riportano dati differenti circa il numero dei vegetariani in Italia. Secondo l’UVE è vegetariano circa il 3,5% della popolazione europea e l’Italia è il paese più veg d’Europa, con circa 6 milioni di vegetariani (il 10% della popolazione).

Forse le stime dell’UVE sono un po’ larghe, tuttavia ve ne sono altre che riportano cifre maggiori rispetto al rapporto Eurispes. È quindi lecito pensare che il numero di vegetariani sia leggermente superiore a quello riportato dal prestigioso istituto italiano.

Tutti sono comunque concordi sul considerare il vegetarianesimo un fenomeno di rilevanza sempre maggiore e destinato a un costante allargamento nel futuro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.