E’ uscito il primo libro che affronta il preoccupante fenomeno delle recensioni su Internet.
Da quando i siti di ogni genere consentono a chiunque di postare on-line e in modo del tutto indiscriminato la propria opinione, l’attività di molte imprese rischia di andare in declino. Le cosiddette stelle di gradimento non sono altro che “5 micidiali disegnini gialli” collegati a una recensione, che l’utente di turno può lasciare in qualunque portale della Rete.
Nonostante siano ritenute dalla community una guida al presunto consumo consapevole, stelle e giudizi personali costituiscono la “nuova arma di offesa informatica” del III° millennio, da sferrare in modo anonimo e arbitrario, contro rivali, nemici, colleghi ed estranei. Un vero e proprio fenomeno che sta dilagando in modo incontrollabile. A questo partecipano alcuni portali on-line che incoraggiano le opinioni degli utenti con sistemi non proprio etici, al solo fine di acquisire più traffico, considerato che molte di esse sono anche fasulle e lasciate su commissione. Viene da chiedersi allora, quale sia la vera utilità per il prossimo, giacché ogni opinione è pur sempre soggettiva. Il fatto preoccupante è che sempre più persone credono di tutelare i loro consumi muovendosi solo in base ai giudizi altrui.
Per la prima volta un libro che tratta il preoccupante fenomeno delle recensioni on-line.
Alcuni utenti, alla stregua di nuovi censori del Web, postano commenti negativi, offensivi e persino diffamatori, soltanto per ritorsione, rivalsa e punizione, senza considerare che il loro comportamento danneggia molte attività imprenditoriali, fonte di sostentamento per numerose famiglie. Per questo, sono sempre più le imprese che si rivolgono a studi legali per tutelarsi contro il fenomeno delle recensioni diffamatorie.
Alla fine, sono realmente utili? Esiste un regolamento, un codice etico utilizzato da portali e utenti? Esistono soluzioni per proteggersi dalle recensioni diffamatorie? Lo racconta per la prima volta questo libello, compresi i meccanismi che le gestiscono, spiegando la loro presunta utilità, perché si usano, come acquisirle, e soprattutto, come difendersi attraverso le opportune azioni legali. Fortunatamente, oggi un sistema per tutelarsi c’è.
Disponibile su Amazon e Lulu