“Why senza because”, edito nel 2010 dalla casa editrice Rupe Mutevole Edizioni per la collana editoriale “La Quiete e l’Inquietudine”, è una raccolta poetica di Enrico Dignani (1956, Tolentino). Passaggi coraggiosi, acuti e molto analitici, con fotografie scandite con un ritmo che sembra mimare l’efferata coercizione del sistema: l’Autore toglie virgole, sospensioni, va al sodo anche nella forma, come vento furibondo che nulla riesce a fermare.
Non mancano esaustivi attimi teneri, tratti dal cuore profondo dell’uomo, gocciolanti dalla poetica pura, dettata dal sentimento.
Enrico Dignani è stato molto disponibile nel rispondere a qualche domanda sulla sua pubblicazione e sulla sua vita. Buona lettura!
A.M.: Quando e come nasce la tua passione per la scrittura?
Enrico Dignani: L’uomo solo non esiste: è un astrazione; deve necessariamente relazionare il suo vuoto nevrotico (quando l’individuo non si sente significativo, allora cerca compensazione od in gratificazioni artificiali, od in atteggiamenti di potenza) l’arte in genere allena il pensiero profondo ed è anche consolatoria.
A.M.: Sei uno scrittore da carta e penna oppure da tastiera?
Enrico Dignani: Sono due protesi formidabili tutte e due.
A.M.: Why senza because. Qual è il significato del titolo del tuo libro?
Enrico Dignani: Il termine Nichilismo, significa volontà del nulla, ovvero la negazione dell’esistenza di realtà e valori comunemente ammessi. Il titolo del mio libro contempla il nichilismo.
A.M.: C’è una lirica alla quale sei più legato?
Enrico Dignani: Un senso complessivo ed uno stile, che dove trova attenzione entusiasta, è ciò che convince la mia simpatia.
A.M.: Se potessi scegliere una città nella quale vivere, dove andresti per avere maggior ispirazione?
Enrico Dignani: Se”potessi” sarei bello ricco e intelligente .. e borderline anziche “poetasenza ragione sociale”con problemi di vitto alloggio e affetto.