GP MOTORS, come promesso, continua il suo excursus nella storia dell’automobile, per rivivere i primi passi incerti di coloro che sono considerati dei veri e propri pionieri del settore auto, e che agli occhi dei moderni appassionati di motori hanno ancora un fascino senza eguali.
Era il 1886 quando Benz applicò il motore a scoppio, per la prima volta nella storia dell’uomo, sul un triciclo, seguito dopo poco dalla Daimler, specialista nella costruzione dei motori a ciclo Otto. Nel 1887 ebbe luogo in Francia la prima manifestazione motoristica a livello europeo: un percorso che si snodava lungo la strada che conduceva da Ponte di Neuilly a Versailles ed organizzata da Paul Faussier, direttore del periodico “La vélocipède illustre”. 32 chilometri, un solo concorrente, Albert De Dion, su un quadriciclo di sua costruzione che concluse la corsa a quasi 26 km all’ora di media.
Il primo vero esemplare di costruzione tutta italiana risale all’anno 1884 ed è opera di Enrico Bernardi che realizzò un motore davvero innovativo e all’avanguardia per quell’epoca, alimentato a benzina e a quattro tempi. Questo motore fu ripreso dalla casa automobilistica Miari & Giusti, nata per volontà di due giovani imprenditori che volevano riprodurre industrialmente la vettura mossa a benzina di Bernardi.
L’avventura iniziate da Miari & Giusti decollerà definitivamente con la Società italiana Bernardi, ma questa è un’altra storia. GP MOTORS conclude questa volta ricordando il primo vero appassionato di motori della storia del nostro paese Gaetano Rossi che acquistò, primo in tutta Italia, nel 1892 da Peugeot il modello “vis à vis” . Per più di un anno fu l’unico, in tutto il paese, a possedere un’auto.