Sono presenti le opere di ben 26 differenti artisti nell’ex Ospedale di Sant’Agostino. Un modo assolutamente straordinario per narrare visivamente le tante differenze e similitudini che corrono nelle vene della fotografia conteporanea. Metodi assolutamente differenti tra loro di narare elementi standard e di fondamentale importnaza come la patria e la famiglia, insieme a tanti spunti, accenni e racconti personali che vanno a legarsi con gli scorsi di città e realtà rurali che ben conosciamo. Una esposizione che è quindi in grado di portare alla luce un vero e proprio riassunto inerente il complesso panormama che ci circonda e sovrasta non unicamente in termini materiali ma anche emozionali e di rapporto. Un rapporto con la città e le sue reltà non sempre facile e immediato, in grado di dimostrarsi un attimo prima accogliente e sicuro per poi rivelare lati oscuri e di incertezza profonda. Quel che pare essere ricercato oggi nel mondo dell’arte fotografica contemporanea è la capacità, forse illusoria, di catturare il presente con l’occhio dell’anticipazione e dare così un’idea dei possibili futuri che interessano la nostra società all’interno del tessuto urbano. Forse è questo uno dei motivi principali per cui la fotografia sta incontrando negli ultimi anni un così forte successo da parte di molti appassionati; la possibilità di testimoniare il presente presentando frammenti del passato ed insieme ad esso reglare uno spunto sul futuro che immagina per la realtà quotidiana in cui ci si trova immersi. Per ulteriori informazioni: fotografo matrimonio Bologna