+++ DUE CAVALLI FERITI AL PALIO DI ACATE (RAGUSA) – ANCORA MATTANZA ++++

Comunicato Stampa LAV Sicilia:

PALIO DI ACATE (RAGUSA), ENNESIMA MATTANZA: DUE
CAVALLI STRAMAZZANO AL SUOLO CON LE ZAMPE DISTRUTTE

LA LAV: ANCORA SANGUE IN ASSURDI PALII PAESANI, MA

PREFETTURA E COMUNE NON FERMANO LA FOLLE CORSA

Orrore al Palio di Acate, che oggi e fino a domani si corre nella cittadina
in provincia di Ragusa, dove poche ore fa due cavalli lanciati nella corsa
in una strada del paese sono rovinosamente caduti per terra ferendosi in

maniera irreparabile alle zampe. Uno mostrava la zampa visibilmente spezzata
ed è stato brutalmente caricato su un camion per destinazione ignota; per
l'altro cavallo si è trattato di una vera carneficina: l'asfalto della

strada
si è macchiato di sangue subito lavato via dagli organizzatori mentre il
cavallo, agonizzante, è stato portato via lontano dalla vista del pubblico.
Nonostante questa ennesima mattanza né la Prefettura di Ragusa né il Comune

di Acate hanno avuto il buonsenso di fermare questa assurda e folle corsa,
che continua a svolgersi come se nulla fosse!

Durante le prove a cronometro, inoltre, altri episodi hanno confermato
l'assoluta pericolosità della corsa ed i maltrattamenti subiti dagli

animali:
cavalli, imbizzarriti per lo stress e le condizioni di trattamento; fondo
stradale assolutamente inadatto, coperto da mattonelle di pece, ecc.
Si tratta di palesi e gravissime infrazioni ed irregolarità: l'articolo 8

del DPCM 28 febbraio 2003, infatti, impone la copertura con adeguato
terriccio di tutto il percorso; Perché ASL e Prefettura hanno consentito
questa macroscopica violazione della legge?

La LAV da anni chiede invano al Prefetto di Ragusa di vietare questa folle

corsa che, come dimostrano gli ultimi avvenimenti, costituisce una
vergognosa ed incivile forma di sfruttamento e di maltrattamento dei
cavalli, costretti a correre in un circuito stradale urbano assolutamente
pericoloso. Prima dei gravi fatti di oggi la LAV aveva già inviato una
diffida al Sindaco di Acate ed al Prefetto, chiedendo l'annullamento del
Palio : "Le inidonee caratteristiche, qualità, stratificazione e modalità di

posa del substrato bituminoso del percorso della gara ippica – si legge nel
documento della LAV – costituiscono un elemento di grave pericolo per
l'incolumità dei cavalli nonché, conseguentemente, per fantini, spettatori e

addetti. Tali condizioni non sono conciliabili con le esigenze e le
caratteristiche di movimento degli animali".

Già lo scorso anno l'Osservatorio Zoomafia della LAV, inoltre, ha inviato un
articolato dossier ai vertici provinciali del Comitato per l'ordine e la

sicurezza pubblica di Ragusa ed alle Direzioni Distrettuale ed Investigativa
Antimafia di Catania, competenti per territorio, denunciando che – dichiara
Ciro Troiano, responsabile dell'Osservatorio Zoomafia – "storicamente le

organizzazioni criminali dedite alle scommesse clandestine abbiano
sviluppato, in queste manifestazioni, una sicura attività lucrativa
consolidata dal controllo del territorio venuto meno alla legalità. In
particolare si sottolinea come le corse di cavalli organizzate per le feste

religiose vedano la costante presenza di elementi malavitosi direttamente
coinvolti nell'organizzazione di corse clandestine che si svolgono in
circuito improvvisati. Tale evidenza risulta dalle stesse dichiarazioni

rilasciate dalle Forze dell'Ordine a seguito degli interventi compiuti per
reprimere le corse clandestine".

Ormai in quasi tutta la Sicilia le Autorità di pubblica sicurezza hanno
vietato i palii; solo nell'area iblea taluni comuni continuano ad

autorizzarli. Proprio per le corse di cavalli della provincia di Ragusa,
inoltre, è stata attestata la presenza di soggetti criminali di altre
province (Caltanissetta, Catania, Siracusa); in proposito basti citare le

operazioni della Polizia di Stato nella zona di Ispica (RG) che ha bloccato
una corsa clandestina di cavalli (aprile 2003), segnalando alla Procura di
Modica decine di pregiudicati catanesi e siracusani; un anno prima (ottobre

2002) a Modica la Polizia blocca un'altra gara organizzata da fantini e
"cavaddari" delle province di Siracusa e Catania, alcuni dei quali noti
pregiudicati "indagati in passato anche per reati particolarmente gravi".

Nel 2003, in particolare, i Carabinieri hanno denunciato 5 individui che
erano sfuggiti alla cattura durante una precedente corsa abusiva ma che sono
stati individuati durante il "Palio di S. Vincenzo" di Acate, a

dimostrazione della forte "attrazione criminale" di tali manifestazioni
rispetto al mondo dell'ippica clandestina.

28.04.2007
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LAV Ragusa:
340.0031368 – 333.2210604
sito web www.lavsicilia.itwww.infolav.org

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