Coste del Lazio a rischio, Tortosa lancia l’allarme

Il vicesegretario regionale dell’Italia dei Valori: “La salvaguardia ambientale deve avere priorità sugli interessi economici”

Roma – “Assistiamo sempre più a paesaggi deturpati dalla brama edile di edificare a scapito dell’ambiente e della nostra sicurezza. Costruendo in questo modo ci avviamo ad una pratica di distruzione di cui solo noi saremo i responsabili”. Sono queste le dure parole di Oscar Tortosa, vicesegretario per il Lazio dell’Italia dei Valori, circa la situazione dell’area litoranea della regione, le cui spiagge si sono ridotte di migliaia di metri cubi a causa del maltempo e dell’abusivismo. Uno scenario gravissimo per ambientalisti ed esercenti che vedono la stagione balneare alle porte.

Lo stesso ecosistema dunale tra Castelporziano e Campo Ascolano, una delle caratteristiche della costa laziale, è in via di estinzione non solo per colpa delle mareggiate. “ I problemi sono cominciati anche con la nascita del porto di Ostia che ha spostato il gioco delle correnti, penalizzando tutto il litorale – continua l’esponente del partito guidato da Antonio Di Pietro -. Bisogna concretamente riflettere su questo problema e procedere per evitare un disastro ambientale che avrebbe gravissime ripercussioni non solo per i romani”.

Molte preoccupazioni sono state espresse anche dai sindaci e dai cittadini delle località che si affacciano sul mare . “L’amministrazione capitolina – conclude Tortosa – ha il dovere di indicare soluzioni, interventi e azioni specifiche per fermare l’erosione della costa. E’ necessario un uso più consapevole del nostro litorale per evitare danni irreparabili a tutta l’area”.

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