Banche, interessi netti più alti grazie alla politica della BCE

Grazie ai lunghi mesi di tassi di interesse alti da parte delle banche centrali, i bilanci degli istituti italiani sono decisamente migliorati. Basta guardare ai 6 principali istituti di credito commerciale presenti in Italia: nel primo trimestre del 2023 i loro ricavi da interessi netti sono cresciuti di 8,7 miliardi.
Per avere un riferimento di paragone, lo scorso anno furono nello stesso periodo 5,6 miliardi. Sono quindi cresciuti del 56%.

I bilanci delle nostre banche

bancheAlla base di questo boom c’è la politica monetaria condotta dalla BCE. Per combattere la corsa dell’inflazione, la Eurotower ha alzato il costo del denaro progressivamente, spingendolo su livelli record.

Anche le banche hanno potuto così praticare tassi più elevati sui prestiti, ottenendo margini maggiori dalla loro tradizionale maggiore fonte di reddito. Proprio quella che invece nel decennio scorso invece si era ridotta, visto che i tassi sui prestiti erano scesi verso l’1%.

Una tendenza destinata a continuare

Va precisato che questo trend è tutt’altro che in esaurimento. Dal momento che non si vede all’orizzonte un taglio al costo del denaro da parte della BCE, questa tendenza positiva sui conti delle banche dovrebbe durare almeno per l’intero 2023, come evidenziano i principali indicatori leading. Anche perché di recente la BCE ha aumentato ancora il costo del denaro.

E’ presumibile allora che quegli 8,7 miliardi di interessi netti del primo trimestre, in quelli seguenti sono tendenzialmente destinati ad aumentare.

Sistema solido, ma distorto

Di certo questa situazione ha contribuito a rendere il sistema delle banche italiane molto solido. Adesso è affidabile e molto più resistente alle intemperie, anche nel confronto con i partner europei.

Però va sottolineato un aspetto importante, ossia una distorsione del sistema. Se da un lato le banche sono rapide nell’adeguarsi rispetto alle mosse di Francoforte, sfruttando il momentum positivo per alzare subito il costo del denaro che prestano, dall’altro non sono così solerti ad alzare anche il tasso a favore dei clienti depositanti. Anzi, nella maggior parte dei casi la remunerazione è ancora zero.