Economia Sudafricana in bilico, l’affare Zuma è una bomba ad orologeria

Si riaffacciano i venti delle recessione sull’economia sudafricana, che è tornata a tremare nel primo trimestre del 2017 dopo che nel corso del 2016 c’era stata una timida ripresa. A procedere col passo del gambero sono stati il settori dei servizi e quello manifatturiero. In generale a marzo i principali indicatori sono quasi tutti diminuiti. Inoltre le stime sul PIL non sono esaltanti: sotto l’1% per l’anno in corso, al massimo 1,3% nel 2018.

Il peso della politica sul futuro dell’economia

economia zumaQuello che sta pesando enormemente sull’economia sudafricana è la questione riguardante il presidente Jacob Zuma. Il numero uno del paese è nel mirino della magistratura per corruzione. Il punto è che Zuma sta affrontando una crescente critica anche all’interno del partito ANC. Finora il presidente è riuscito a rimanere in sella, anche perché i voti di sfiducia sono stati espressi a scrutinio palese, e molti hanno avuto paura di prendere posizione apertamente contro di lui. Tuttavia la situazione politica è molto fragile, e tale dovrebbe rimanere fino alla conferenza ANC alla fine del 2017.

Il destino dello ZAR

Paradossalmente, nonostante questo quadro molto complicato, la valuta sudafricana Rand (ZAR) ha continuato a correre nel mercato valutario (si guardi il grafico con il dollaro grazie all’indicatore frattali trading). In realtà molta di questa forza trae origine dalla riduzione di rischio globale che ha dominato negli ultimi mesi. Tuttavia è opinione di molti che presto la ZAR possa indebolirsi leggermente contro il biglietto verde, a maggior ragione adesso che c’è questo addensarsi di nubi attorno a Zuma.

Contro l’euro invece la valuta sudafricana ha già imboccato un percorso in discesa (qui suggeriamo l’utilizzo dell’indicatore ATR average true range), ma soprattutto perché la valuta della UE sono settimane che ha intrapreso una fuga solitaria sui mercati.

Adesso bisognerà capire quali sono gli orientamenti della banca centrale (SARB). Probabilmente l’istituto centrale resterà cauto sulla liberalizzazione della politica monetaria. Nel frattempo l’inflazione potrebbe continuare a diminuire grazie alla diminuzione del prezzo del petrolio e la debole attività economica. Ma ribadiamo che tutto dipenderà dal futuro politico del paese.