Banche USA, ecco perché quelle regionali sono così fragili

Il fallimento della Silicon Valley Bank, avvenuto a marzo scorso, ha innescato un vero e proprio tsunami sul settore bancario. Fortunatamente le conseguenze sono state limitate sia nel tempo che a livello economico. Il contagio delle altre banche a livello globale infatti non c’è stato, se non in misura estremamente ridotta.
Tuttavia il panico durato alcune settimane ha riportato alla luce alcune fragilità del sistema bancario statunitense.

La fragilità delle banche USA

banche regionali UsaA risentire maggiormente delle turbolenze sono state soprattutto le banche regionali americane. Questi piccoli istituti locali hanno diverse criticità, che in presenza di turbolenze non solo ne riducono la redditività, ma spesso ne mettono a rischio anche la sopravvivenza.

Il problema dei depositi

Il primo fattore di criticità per le banche regionali americane è l’ammontare dei depositi, che durante le fasi di crisi si riducono drasticamente. In base ai dati del Federal deposit Insurance Corporation (FDIC), durante i periodi di turbolenza i depositi possono arrivare anche a dimezzarsi.

Infatti i clienti preferiscono dirottare il loro denaro verso fondi a breve termine, che offrono rendimenti anche attorno al 4%, piuttosto che lasciarli presso le banche dove l’interesse non arriva neanche al 1%,. Questo significa che per riconquistare liquidità da parte dei loro clienti e comare il gap down, le banche dovranno pagare in termini di tassi di interesse un costo più caro.

Perdite latenti

Un altro fattore di fragilità delle banche regionali americane riguarda le perdite che hanno accumulato nei loro portafogli titoli. Durante il periodo dei tassi bassi hanno accumulato titoli di Stato con cedole assai ridotte, come rivelano i report di Quotex. Oggi sono costretti a pagare tassi di interesse più alti sui depositi.

La regolamentazione delle banche

Un altro fattore di criticità riguarda la probabile stretta sulla regolamentazione nel prossimo futuro. Le recenti turbolenze potrebbero infatti indurre i regolatori ad aumentare i presidi sulla liquidità di tutte le banche regionali. Nel breve e lungo periodo queste regole più stringenti potrebbero minare non solo la loro capacità di manovra ma in definitiva anche da loro redditività.