WORLD PASTA DAY; PAGANINI (COMPETERE): NO A PROTEZIONISMO PER PROMUOVERE ECCELLENZA ITALIANA

Roma, 25 ottobre 2017 – Si è tenuto questo pomeriggio, presso la sede di Competere.eu, un nuovo appuntamento del ciclo Tomorrowland, “Protezionismo, la nuova battaglia del grano”. Hanno preso parte all’incontro gli stakeholder del settore agroalimentare per confrontarsi e riflettere sul futuro del settore con particolare attenzione al tema della produzione e del commercio del grano, e delle recenti politiche protezionistiche che il Governo italiano ha intrapreso con il decreto a firma del Ministro Calenda e del Ministro Martina, che obbliga i pastifici ad indicare l’origine del grano sulle confezioni di pasta.

La scelta di introdurre l’indicazione di origine del grano, oltre ad essere contro i principi fondamentali del libero scambio, è una strumentalizzazione del concetto di trasparenza che danneggia i consumatori e le industrie delleccellenza italiana” – afferma Pietro Paganini, Presidente di Competere. “Invece di  informare meglio i consumatori, come vogliono farci credere, il Decreto li inganna. Con lindicazione di origine si suggerisce loro che il grano italiano sia migliore di quello estero, quando non è così.  Inoltre – continua Paganini – viene arrecato un grave danno ai produttori di pasta che, per mantenere alto lo standard qualitativo e quantitativo, devono obbligatoriamente importare grano da altre nazioni”.

“E protezionismo grossolano. Il protezionismo ha sempre delle conseguenze negative e non sarà l’etichettatura obbligatoria a migliorare o ad aumentare la produzione italiana. Infatti questo decreto presumibilmente sarà impugnato dall’UE. Per questa ragione abbiamo ritenuto opportuno organizzare questo confronto nel quale si è discusso di come portare avanti una vera e propria politica agraria e industriale che promuova levoluzione dellagricoltura e le eccellenze industriali del nostro paese” – puntualizza Paganini.“I punti da cui partire sono: studiare una vera riforma agraria per limitare l’eccessiva frammentazione della filiera, adottare delle politiche flessibili per l’approvvigionamento di grano e – conclude – fare rete, cioè condividere conoscenze, tecnologie e modelli di coltivazione”.

Nei prossimi giorni Competere produrrà un documento programmatico che conterrà tutti i punti sollevati durante l’incontro. Il documento sarà presentato ai Ministri dell’Agricoltura e dello Sviluppo Economico e alle Commissioni parlamentari competenti