Infissi e facciate continue: il mercato cresce nonostante i segnali negativi dell’economia

Aumento dell’inflazione e contrazione del Pil: due fattori determinanti per l’economia del momento, i cui effetti si ripercuotono inevitabilmente anche sul mercato degli infissi e finestre in legno, e che portano a una revisione delle previsioni di crescita del mercato dei serramenti e facciate continue.

Sa da un lato il Pil è stato rivisto al ribasso per la fine del 2023 e tutto il 2024 (+1,2%), dall’altro l’inflazione continua a galoppare (+6,1%). Ad illustrare la situazione è stata Unicmi con il suo rapporto sulle previsioni relative al periodo fine 2023-2024.

Rallenta il settore costruzioni nel 2023 con +9,2% (l’anno scorso era del 19,7%) e +5,9% previsto nel 2024, e quello delle ristrutturazioni residenziali (+9,8% nel 2023 e +6% nel 2024). E a rallentare, ma comunque con una buona percentuale di crescita, sarà il mercato serramenti, il quale crescerà dell’8,5% nel 2023 e del 5,2% nel 2024. Comparto serramenti e facciate continue che crescerà del 9,3% nel 2023 e 5,8% nel 2024 nel residenziale, e del 4,3% per il resto di quest’anno nel segmento non residenziale.

Una frenata generale causata, secondo gli studi Unicmi, dalla fine del Superbonus e dal continuo aumento dei tassi d’interesse. Tuttavia, il contributo che arriverà dal PNRR potrebbe rilevarsi vantaggioso.