Mercati in preda all’incertezza, adesso la diversificazione non è più sufficiente

Era dalla fine del 2015 che non si respirava un’aria così tesa sui mercati. A raccontarcelo è l’indice VIX, che è conosciuto anche come “indice della paura” dagli operatori finanziari. Questo indice descrive le aspettative di fluttuazione dell’indice azionario S&P 500 nei successivi 30 giorni. Ha superato di recente i 40 punti, come non accadeva da tempo.

Mercati, azioni e oro

mercati e incertezzaNon c’è dubbio che stiamo vivendo una fase estremamente delicata sui mercati, come suggerisce anche la fortissima discesa dei prezzi delle azioni e la risalita delle quotazioni dell’oro. Il lungo rally azionario che aveva caratterizzato i mesi precedenti (con record aggiornati uno dopo l’altro) è ormai solo un nostalgico ricordo. Nel frattempo il prezzo dell’oro, ovvero il bene rifugio per eccellenza, è schizzato oltre i 1.600 dollari (sui massimi di 7 anni) e potrebbe raggiungere quota 1700 se non addirittura 1800, come sostengono molti analisti.

Difendersi dall’incertezza

La domanda che si pongono i mercati e i gestori dei fondi, è come proteggersi da questa ondata di incertezza che ha avvolto i mercati in una grossa fitta nube? Di sicuro in situazioni non convenzionali, non possono essere troppo di aiuto gli strumenti convenzionali. Ad esempio gli indicatori lagging perdono la loro efficacia di fronte a questi sbalzi di umore dei mercati.

E’ sufficiente diversificare?

In tempi normali si potrebbe pensare alla soluzione più classica, ovvero la diversificazione. Ma questa strategia non è più sufficiente da sola. Infatti allo stato attuale, la selezione di azioni e obbligazioni potrebbe non essere idonea allo scopo, visto che molti asset nelle attuali condizioni di mercato sono sopravvalutati.

Una mossa che invece sta crescendo è quella delle operazioni fuori dagli orari di negoziazione. Infatti questa possibilità in fasi di elevata incertezza (ad esempio per le coppie di valute più volatili) può essere sfruttata per comprare o liquidare una posizione, e gli investitori dovrebbero avere la flessibilità di poterlo fare quando vogliono. Non è un caso che proprio gli scambi fuori orario abbiano vissuto una forte crescita in parallelo con l’aumento della volatilità.