Intervista a Daniel Mannini sul rapporto tra arte e mondo del web

Ho voluto attenzionare la relazione di stretta vicinanza, che adesso più che mai accomuna l’arte in generale in tutte le sue formule espressive e le sue variegate e versatili manifestazioni, con il mondo del web e della rete, includendo ovviamente anche l’universo dei social, ormai diventati di uso comune ovunque. Ormai l’arte sta sviluppando dei canali di promozione e diffusione tramite Internet e i social, che diversamente non avrebbe mai potuto alimentare e sta appoggiandosi al potere di propagazione accentuato e accelerato, che deriva da questa moderna comunicazione, ottenendo nuove positive evoluzioni in progressione costante e continua. Gli artisti, capendo l’importanza di questa opportunità preziosa, sfruttano al massimo il potenziale del web e dei social per dare risalto al proprio percorso creativo e per trovare nuovi contatti utili anche a livello commerciale. L’arte è dunque entrata a pieno titolo nel variegato e multiforme mondo virtuale, dove ha trovato spazio consono per esprimere la propria portata, garantendo agli artisti una notevole visibilità e un notevole ritorno immagine e apportando una risorsa divulgatrice futuribile. Ho pensato pertanto, di interpellare un giovane artista di talento, Daniel Mannini, per entrare nel merito del discorso a largo raggio di dissertazione e per comprendere quali sono le basi del suo approccio con il web e con i social per supportare il proprio percorso creativo e dare slancio trainante alla sua risonanza mediatica.

D: Come hai impostato la tua comunicazione promozionale sul web e nei social?
R: L’impostazione della mia rete all’interno del mondo del web è molto comune: la presenza di un mio sito e l’uso dei vari portali social, che tutti noi frequentiamo. All’interno del sito sono presenti in maniera aggiornata tutti i miei dipinti e una sezione dedicata ai vari progetti artistici. Per quanto riguarda la parte social è possibile trovare anche le varie fasi di realizzazione e dei corti di video, sia per far esaltare il lavoro sia per non lasciare statica la pagina stessa, al fine di creare un maggiore coinvolgimento. L’interesse è quello di avere un’interazione genuina e naturale con il pubblico. Tutto questo è gestito in maniera autonoma e credo che sia importante per avere una libera gestione e personalizzazione del lavoro, anche se avere tutto sotto controllo non è sempre facile, ma la passione e il credere nel progetto supera ogni ostacolo.

D: Cosa pensi dello strumento di internet in merito all’azione pubblicitaria per incrementare la fruizione dell’arte in generale e nello specifico di voi giovani artisti emergenti?
R: L’uso di internet è senza ombra di dubbio la miglior vetrina, soprattutto per noi artisti emergenti, per poter far fruire la nostra arte a più persone e magari per avere dei possibili acquirenti che apprezzano il lavoro proposto. È molto importante creare una propria identità senza emulare altri artisti e questa opportunità che ci viene data dobbiamo sfruttarla al massimo delle potenzialità. Un altro aspetto è quello del fatto di potersi rappresentare in prima persona e non per forza attraverso figure terze che fanno da tramite sul proprio operato, perché la personalità unica deriva soltanto dall’artista stesso. Infine c’è anche il discorso di arrivare in modo diretto alle persone bypassando magari alcuni sistemi adottati fino a qualche anno fa e perché no, anche cambiare il modo di entrare nel mercato in maniera del tutto diversa rispetto agli step standard.

D: Come immagini possano essere i risvolti positivi derivanti da questa simbolica “contaminazione” tra arte e web e arte e social in una prospettiva futura e futuribile a venire e cosa invece per certi versi e per certi aspetti non auspichi che si inneschi e perché?
R: I risvolti positivi sono tanti per le motivazioni descritte precedentemente, però in questo mare immenso del web è sempre bene distinguere tra quello che è fare arte e quello che viene spacciato per esso. Come ripeto sempre, la vera differenza è la qualità del lavoro stesso e il riconoscimento che esso ha, perché tutti siamo capaci di fare e creare, ma è molto più difficile attribuirne il giusto valore. Per quanto mi riguarda il valore assoluto rimane quello fisico, ad esempio come un quadro o una scultura, e non la creazione di un file con tutti i meccanismi complicati che ne comportano l’acquisizione, come nel caso degli NFT. Essi sono immagini che vedi attraverso uno schermo, ma l’emozione pura non la vivrai mai come se la avessi davanti agli occhi dal vivo, e questo credo che con il lungo andare accentuerà questa differenza sottile e invisibile come un vetro o uno schermo.

Il sito web personale di Daniel Mannini è www.danielmanniniart.it sempre ottimizzato al meglio come piattaforma comunicazionale e promozionale personalizzata ad hoc.