Economia cinese, Governo e banca centrale si attivano per riaccendere il motore

La ripresa dell’economia cinese continua ad inviare segnali di scricchiolio, costringendo Governo e banca centrale a correre ai ripari. Servono nuovi stimoli per riaccendere un motore che sembra essersi ingolfato.
E’ come se il lungo lockdown abbia finito per far dimenticare ai cinesi la perfetta efficienza di cui erano capaci, li abbia in qualche modo demotivati.

I segnali che manda l’economia cinese

economia cineseLa produzione industriale del Dragone è rallentata al 3,5% e hanno frenato pure le vendite al dettaglio. Dal settore immobiliare – uno dei capisaldi dell’economia cinese – arrivano segnali di debolezza: l’edilizia non è ripartita e i prezzi delle case sono aumentati solo dello 0,1% come riporta XTB. Intanto la disoccupazione giovanile ha toccato un livello record del 20,8%.

Dati deboli, al punto tale che anche l’ufficio nazionale di statistica ha ammesso che le basi per la ripresa “non sono ancora solide.

La PBoC ha rotto gli indugi

Anche la PBoC (la banca centrale) ha inviato un segnale importante lo scorso 15 giugno, quando ha deciso di tagliare i tre tassi ufficiali di riferimento per i prestiti (breve, medio e lungo). Quella cinese la prima banca centrale al mondo che invece di rialzare i tassi li sta abbassando.
Questo ha provocato una svalutazione della moneta nazionale, lo yuan: il cambio USD-CHY è schizzato oltre 7,2, spingendosi oltre la kumo dell’Ichimoku Kinko Hyo.

Tocca al Governo

Ma per rimettere in marcia l’ingolfata economia cinese, la seconda mondiale, la politica monetaria da sola non basta. Ecco perché il governo centrale sta prendendo in considerazione l’emissione di buoni del tesoro speciali per un valore di circa mille miliardi di yuan, pari a 140 miliardi di dollari, per aiutare a finanziare nuove infrastrutture.

Il Governo potrebbe addirittura smentire se stesso: quei leader politici che si dicevano contrari alla proprietà di più abitazioni (“le case servono per viverci, non per speculare“)  adesso stanno prendendo in considerazione regole più flessibili per incoraggiare questo fenomeno.
E’ chiaro che le autorità di Pechino hanno capito non possono più rischiare di aspettare che la ripresa dell’economia cinese si avvii da sola, servono un bel po’ di stimoli per evitare che il rallentamento della crescita peggiori.