Il gatto Ragdoll, piccolo capolavoro del mondo felino, è anche la compagnia ideale per le persone anziane. Perché? Semplice: perché è amore allo stato puro. Adottare o ricevere in regalo un gatto Ragdoll rappresenta quindi la soluzione migliore alla sempre più diffusa “solitudine dell’anziano”.
Sono sempre più numerosi, ormai, gli anziani che soffrono di questa problematica. Le cause possono essere molteplici: parenti lontani o poco presenti, nessun amico, mancanza di interessi, senso di inutilità… tutto questo svuota la vita di significato e apre la strada a gravi stati depressivi.
In questo contesto, cosa può fare un gatto Ragdoll? Tantissimo! A differenza di altre razze feline, infatti, il gatto Ragdoll ha costantemente bisogno della vicinanza dell’essere umano. Per lui, quindi, il proprietario ideale è quello che non lo lascia mai solo.
Ecco perché tra il gatto Ragdoll e la persona anziana nasce sempre la storia d’amore perfetta: entrambi, infatti, hanno bisogno di qualcuno che li faccia sentire speciali e che, allo stesso tempo, sia capace di donarsi senza riserve.
Non a caso, la giornata tipo del Ragdoll è quella trascorsa fra le braccia del padrone. La sua dolce metà umana si sta dedicando alle sue solite attività in giro per casa? Il gatto Ragdoll lo seguirà di stanza in stanza, facendogli sentire in ogni momento la sua dolce presenza.
E’ arrivato il momento di andare a dormire? Il gatto Ragdoll si accoccolerà ai piedi del letto del suo umano. Bastano queste immagini per farci comprendere che la vita con un Ragdoll è più “terapeutica” di qualsiasi rimedio antidepressivo.
Se dal punto di vista emotivo il Ragdoll è del tutto dipendente, sotto il profilo pratico è, come tutti i gatti, completamente autonomo: si pulisce da solo, non necessita di essere portato fuori per i bisogni e ha un manto che, nonostante sia lungo e folto, richiede pochissime cure.
E’ quindi adatto anche a chi soffre dei limiti tipici della terza età (mobilità ridotta, malattie o, più semplicemente, poca energia fisica).