Douglas Macgregor, intervista italiana a una voce critica dell’establishment americano

Intervista di “Strumenti Politici” a Douglas Abbott MacGregor, ex ufficiale decorato e veterano di Iraq e Jugoslavia. Negli anni successivi alla sua esperienza nell’esercito americano ha scritto libri importanti nel panorama delle analisi strategiche e politiche della dottrina militare degli USA. Ha collaborato per breve tempo anche con l’amministrazione Trump, ma senza diventare Ambasciatore a Berlino, come lo stesso Trump avrebbe voluto. Oggi per la prima volta un media italiano è riuscito a intervistarlo sul tema più attuale e scottante, quello del sostegno eccessivo e prolungato della Casa Bianca a favore di Zelensky.

L’analisi di questa fase del conflitto

Si parla da molte settimane di un’offensiva o di una controffensiva che russi o ucraini dovranno sferrare in primavera. Prima però deve concludersi la battaglia di Bakhmut, che adesso volge a favore di Mosca. Secondo Macgregor, sarà questione di breve tempo, non appena il terreno consentirà ai tank di muoversi agevolmente, allora saranno i russi a sfondare e arrivare fino al Dnepr, il fiume che quasi taglia a metà l’Ucraina. A quel punto potrebbero decidere di arrivare anche a Odessa, città che tradizionalmente attiene al mondo russofono, e chiudere il Mar Nero. Il conflitto potrebbe chiudersi così, con le trattative e un nuovo inizio. Ma se Washington decidesse di spingere nuovamente per far sì che gli ucraini contrattacchino, allora i russi potrebbero persino provare a spingersi fino ai confini della Polonia. Secondo Macgregor, alla Casa Bianca e soprattutto a Kiev dovranno presto fare i conti con queste scelte.

L’analisi dell’atteggiamento degli americani

Macgregor spiega come i cittadini americani non abbiano alcun interesse da promuovere in Ucraina. Forse i vertici di Washington sì, ma il popolo americano no. E le persone sono ormai stanche di doversi occupare di una guerra oltreoceano per porta via energie e denari che invece andrebbero spesi per risolvere i problemi interni. Il disastro ambientale in Ohio, sminuito e ignorato dai media mainstream, ne è l’esempio più recente. Ci sono problemi che si fanno sempre più pressanti in politica interna, dalla criminalità fuori controllo nelle grandi città alla disoccupazione e alle tensioni sociali. Il prossimo anno ci saranno le elezioni presidenziali. Difficilmente gli americani vorranno ancora sentir parlare di Ucraina quando inizierà la campagna elettorale.

Fonte: https://strumentipolitici.it/i-problemi-interni-degli-stati-uniti-annulleranno-il-sostegno-americano-a-zelensky-intervista-esclusiva-a-douglas-macgregor/