Com’è nata l’idea della pubblicazione del saggio storico simbolico Templaris Compendium di cui si parla come il miglior testo sui Templari del XXI secolo?
L’idea della pubblicazione di “Templaris Compendium” fu concordata con il Gran Maestro Corrado Armeri per restituire al grande pubblico la vera progressione storica e mistica che ha connotato l’Ordine ascetico e misterico dalla sua origine alla sua fine. Per tutto questo, oltre la documentazione storica non si può scrivere dei Templari solo citando le date dei concili, delle bolle, delle crociate, delle vittorie, in quanto l’ordine impone una lettura simbolica in tutto il suo divenire storico e artistico; non dimentichiamo che i Templari furono grandi costruttori di castelli e di Cattedrali. Il Gran Maestro Templare è maestro costruttore, per cui i monaci guerrieri influenzarono con il loro simbolismo tutta l’arte medievale, gotica, per finire con quella rinascimentale. Altresì gli stessi dipinti risentono dell’influenza della spiritualità templare che parla la lingua ieratica del simbolo persino nelle cromie. È noto che i Templari facessero uso, in alcuni dei loro documenti più delicati di un alfabeto segreto di 25 lettere (cioè l’alfabeto classico con I = J), ottenute dalla scomposizione degli elementi della croce delle 8 beatitudini, con l’aggiunta di alcuni punti interni. Dal punto di vista crittografico questo sistema compone un vero e proprio cifrario segreto in cui a simbolo uguale corrisponde lettera uguale. La “Croce delle otto Beatitudini”, insieme all’alfabeto dei Cavalieri del Tempio, costituisce un corpo di dottrina segreta di origine sumera, derivato dalla interpretazione del simbolo raffigurante il pianeta Nibiru. Pertanto il saggio è ricco di citazioni e a volte presenta un linguaggio Sapienziale con rimandi filosofici e alla gnosi. Ogni vero scrittore non può essere uguale o copiare un modello, la mancanza di originalità fa intravvedere l’assenza di estro artistico. Io ho sempre evitato di seguire modelli e di sottopormi a dettami particolari perché la creatività non può essere ingabbiata. Tutto ciò pur essendo anche una donna molto razionale ma la mia educazione al perfezionismo mi consente di essere tante cose.
Ci parli del suo infinito amore per l’arte, e la creazione di Templaris Compendium
Sono una donna nata nel secolo sbagliato; sono cresciuta con Dante, Leopardi, D’Annunzio, Shakespeare. Preferisco un romanzo storico a un’uscita in discoteca. Ho sempre amato indagare il bello e lo straordinario e solo le sconfinate menti dei grandi scrittori possono elevare lo spirito umano e dilettarlo. Sono una filologa e medievalista per studi umanistici e per la pubblicazione di saggi storici su Siracusa e la Sicilia Orientale e Templaris Compendium. Nel 2006 grazie ai miei studi e ricerche sul Medioevo l’Università di Cantherbury mi ha conferito una laurea honoris causa. Portare a termine l’opera Templaris Compendium dopo diversi studi e studi precedenti inseriti anche nei miei libri didattici creati per la Cee, L’Onu, l’Unesco, è stato un percorso di conversione di tutto lo scibile storico-culturale che avevo indagato a partire dai 27 anni a oggi. La mia infinita curiosità e passione per la ricerca storica e i misteri mi ha condotto a scrivere ben 23 libri premiati e rinomati tra cui 3 testi didattici di arte e storia per le scuole medie e superiori di Siracusa. Templaris compendium saggio storico simbolico nasce per fare luce su una storia contraddittoria che condanna i Poveri Cavalieri di Cristo, uno dei più grandi intrighi internazionali del Medioevo. Esplora quelle venature nascoste in una storia complessa e caotica per riallineare la verità e restituire al grande pubblico la vera progressione storica e mistica che ha connotato l’Ordine ascetico e misterico dalla sua origine alla sua fine così come chiestomi dal Gran Maestro Corrado Armeri. Nel settembre del 2001 è stata riportata alla luce presso l’Archivio Segreto Vaticano una pergamena originale che si credeva credeva perduta da secoli. L’atto di assoluzione da parte di papa Clemente V all’ultimo Gran Maestro del Tempio e agli altri capi dell’ordine rinchiusi dal re di Francia nel castello di Chinon. I risultati confermano quanto contenuto in un altro importante documento conservato nella cancelleria di Clemente V, una carta privata sul quale il papa lavorò con i suoi collaboratori giungendo alla conclusione che i Templari non erano eretici. L’argomento, ovvero lo scontro tra Occidente e Oriente, si sta riacuendo e questo storico conflitto di religione che non mostra a tutti il suo vero volto, mai finirà. L’instaurarsi in Palestina dello stato d’Israele si riallaccia anche alle stragi perpetrate dal nazismo sugli ebrei. Ci sono studiosi revisionisti che lo negano ma documenti indubitabili lo rendono indiscutibile. Anche se l’Occidente vorrebbe dimenticare i tanti bagni di sangue per questa terra contesa dall’età del bronzo tra Assiri e Babilonesi e poi dai faraoni d’Egitto e poi dall’impero romano, la storia ripropone sempre i suoi nodi. Ricordiamo che anche gli arabi sono figli di Abramo e da Ismaele di cui sono discendenti anche gli Ebrei. La storia è un mistero non nel senso romantico che tanti improvvisati divulgatori cercano di veicolare per affascinare non per dare dati seri e documentari su cui fondare un discorso, non nel senso dell’enigma che incuriosisce e causa la proliferazione di fantasiosi volumi di fanta-storia. La storia ha una componente umana che ne fonda l’identità ma ha un’infinita forza caotica che è la risultante di infinite forze a volte irrisolvibili che vanno rimesse in linea logica. La Topografia del mondo antico che si occupa della ricostruzione dell’assetto del territorio e quindi dell’evoluzione del rapporto uomo/ambiente nel passato, disciplina determinante ed insostituibile alla ricostruzione storica, parla di pellegrinaggi verso la Terra Santa affrontati nonostante pericoli enormi.
Ci può sintetizzare qualche passo del suo Libro che sta avendo un successo enorme tra gli esperti del campo, ridimensionando altri autori che si sono dimostrati arretrati ?
Templaris Compendium è un grande manuale di conoscenza storica, simbolica e iniziatica che riporta risvolti storici inediti e conoscenze scientifiche, raccogliendo documenti straordinari come gli exempla preziosa e tradizioni vicine all’ermetismo cristiano. È un libro ricco di trascrizioni e citazioni latine di studiosi eminenti del Medioevo come Jaques de Vitry, Bernald di Clairvaux, Guillaume de Tyre con un punto di vista critico, logico e sistematico che restituisce la verità sulle gesta, il credo, la lingua ieratica e la simbologia templare nell’arte e nell’architettura. Beh, tutti pensano che i Templari consideravano Giovanni Battista come loro patrono, ma non lo visto nella luce in cui è presentato nei Vangeli, erano attratti dall’alchimia, dall’astrologia, i talismani cabalistici, e accoglievano gli insegnamenti segreti dei loro capi dell’Oriente. S. Giovanni Evangelista il 27 dicembre, al solstizio d’Inverno e S. Giovanni Battista il 24 giugno, al solstizio d’Estate. Con il subentro del Cristianesimo all’antica religione pagana dei latini, il culto di Giano Bifronte, fu sdoppiato nel culto di due San Giovanni. Giano s’identificava con la luce del sole, con la divinità che illuminando fa vivere le cose e per tale immagine poteva ricordare l’inizio del vangelo di Giovanni Evangelista. I due San Giovanni risultano perciò due punti di riferimento: il Battista annuncia la Rivoluzione cristiana, l’Evangelista chiude il libro del Mondo con l’Apocalisse. L’uno è all’inizio e l’altro alla fine. L’uno è l’alfa e l’altro l’omega. Giovanni Battista poiché dice di essere “la voce di colui che grida nel deserto” ha suggerito un’interpretazione simbolica con il gallo che canta all’alba, nel deserto della notte, per annunciare la venuta della Luce. Il credo templare templare è il cristianesimo gnostico, diffuso da Maria Maddalena e dai suoi discepoli nel Sud della Francia, praticato all’oscuro del clero. Il culto iniziatico del principio femminile isideo della divina saggezza, fu camuffato da idolatria di Maria e venerazione della Madonna nera. Secondo questo credo, simile a quello dei catari, ogni uomo e ogni donna è figlio e figlia di Dio, capace di raggiungere la propria illuminazione spirituale e l’ascesa verso cieli più sublimi senza intermediari. Tale teoria trasferisce potere e responsabilità all’uomo, cui è possibile trascendere la natura dualistica per realizzare la propria natura divina nel suo infinito potenziale. Non ci sono prove che queste credenze derivassero dalle tradizioni gnostiche molto precedenti di Gesù e Maria Maddalena, ma le tradizioni catare hanno trovato la loro strada in molti degli scritti popolari del 20° secolo che rivendicano l’esistenza di una linea di sangue di Gesù. Michael Baigent, Richard Leigh e Henry Lincoln hanno affermato che il sangreal della tradizione medievale non rappresentava il Santo Graal, la coppa bevuta durante l’Ultima Cena, ma il vaso del grembo di Maria Maddalena, dunque il Sang Real, sangue reale di Gesù e il suo lignaggio discendeva da loro. Nella loro ricostruzione, Maria Maddalena si reca in Francia dopo la crocifissione, portando un bambino da parte di Gesù che darebbe origine a una stirpe che secoli dopo si sarebbe unita ai sovrani merovingi del primo regno dei Franchi, dai quali tracciano la discendenza nelle dinastie medievali che furono quasi sterminate dalla crociata albigese contro i catari, lasciando un piccolo residuo protetto da una società segreta, il Priorato di Sion. È stato anche supposto che alcuni dei testi gnostici siano stati scritti dalla stessa Maria Maddalena e che ella fosse a capo di comunità cristiane, addirittura che “l’amato discepolo” Giovanni fosse in realtà Maria di Magdala, alla quale, dunque andrebbe attribuita anche la redazione dell’omonimo Vangelo. A tale circostanza è connesso il racconto della sua straordinaria maternità, come inizio di una linea di sangue divina trasmessa lungo la linea di successione dei sovrani merovingi e giunta misteriosamente sino a noi. Il simbolo del Labirinto nelle sue versioni medievali è riconducibile alla cerimonia di fondazione delle città etrusco romane – strettamente collegata ai punti cardinali e ai solstizi – acquisita e cristianizzata nel medioevo dai monaci cistercensi, infaticabili fondatori e costruttori di abbazie, castelli, chiese e cattedrali. Oggi la maschilizzazione di tutte le sfere alte della società che da sempre vede nell’uomo intelligenza e perspicacia fa si che la produzione culturale sia ancora dominata dal maschile. Dopo le lotte femministe nel xx secolo, la donna nell’Europa occidentale ha acquisito emancipazione ed indipendenza riuscendo ad affermarsi in ogni ambito professionale conquistando quella dignità che per natura si merita. L’immagine troppo spessa sminuita nel campo giornalistico e televisivo, potrebbe far pensare a nuovi accenni di predominio maschile, ma la forza delle donne che hanno lottato e che lottano tuttora per affermarsi soprattutto come intelletto dovrà ancora smentire completamente le arcaiche rivendicazioni di predominio cercando di andare oltre l’immagine di quella “donna oggetto” che ancora i mass media continuano a declinare in maniera scorretta”.
Quali sono i suoi Autori e ricercatori di riferimento ?
La bibliografia di uno scrittore saggista multidisciplinare e critico d’arte come me è infinitamente vasta. Oltre i miei libri di consultazione storica Amico, Agnello, Idrisi, Santi Correnti Franco Cuomo, Storia ed epopea della cavalleria, L’Uomo Medievale, a cura di Jacques Le Goff, cap. “Il guerriero e il cavaliere” di Franco Cardini, Henry Charles Lea, Il processo ai Templari e altri roghi, Robert Ambelain, Il segreto dei Templari, Louis Charpentier, I Misteri dei Templari,
Ego Promitto Domino, Formula del giuramento di ammissione di un cavaliere all’Ordine del Tempio, A. Demurger: “Vita e morte dell’ordine dei Templari”, J. V. Molle, ”I Templari. La regola e gli statuti dell’Ordine”ECIG, Arena “I guerrieri dello spirito: templari, cavalieri teutonici, assassini, samurai, kamikaze” Mondadori, M. Barber: “La storia dei Templari”, F.M. De Robertis: “Federico II di Svevia nel mito e nella realtà”, e fonti bibliotecarie Vaticane etc.. Amo mantenere anche i segreti dello scrittore per cui mi fermo qui.