Lavorare in laboratorio comporta in molti casi la necessità di stare seduti nella stessa posizione per tante ore consecutive. Questa condizione non si addice per natura al corpo umano che, potremmo dire, non è ‘programmato’ per restare fermo per molto tempo nella medesima posa. Per questo motivo spesso gli operatori di laboratorio, così come tutti i lavoratori che svolgono compiti sedentari, si trovano a fare i conti con disturbi legati all’eccessivo affaticamento della schiena e all’assunzione di posizioni di seduta scorrette. Per risolvere il problema, è bene utilizzare un’attrezzatura specifica, ovvero sedie e sgabelli da laboratorio ergonomici.
Che cosa significa ergonomia?
L’ergonomia è la disciplina che si occupa dello studio delle condizioni di lavoro dell’essere umano, in particolare del rapporto tra gli individui e l’ambiente di lavoro in cui essi operano, comprendendo col termine ‘ambiente’ anche gli attrezzi, gli utensili, le macchine che essi utilizzano, col fine di ottimizzarne la progettazione e raggiungere l’equilibrio ideale tra il benessere psicofisico dei lavoratori e le esigenze di produttività richieste.
Che cosa si intende per sedie e sgabelli ergonomici?
Le sedie e gli sgabelli da laboratorio ergonomici, rispetto alle sedute comuni, sono dunque studiati specificatamente per le esigenze dei tecnici di laboratorio e sono dotati di una serie di caratteristiche che permettono di svolgere le operazioni previste dalle mansioni lavorative nella maniera più agevole possibile,in particolare minimizzando gli sforzi a carico della colonna vertebrale derivanti dalla sedentarietà di questo tipo di lavoro.
Quali sono le principali caratteristiche ergonomiche da valutare per scegliere una seduta da laboratorio?
La caratteristica fondamentale per l’ergonomia di uno strumento di lavoro è la capacità dello stesso di adattarsi al corpo di chi lo utilizza. Altro aspetto fondamentale, è il tipo di lavoro per cui lo strumento viene utilizzato.
Per mansioni lunghe
Sebbene non esista una determinata posizione che possa garantire il comfort assoluto se mantenuta per un elevato numero di ore, è bene che gli angoli di flessione tra schiena e arti siano sempre pari a 90 gradi. Ecco perché le sedie e gli sgabelli da laboratorio impiegati per attività di lunga durata sono dotati di meccanismi a vite o a pistone, che permettono di regolarne l’altezza in base a quella del piano di lavoro sul quale bisogno operare, e di schienali reclinabili che possano accompagnare il movimento del torso garantendo sempre perfetta adesione al piano d’appoggio dello schienale. Vi sono inoltre modelli forniti di poggiapiedi per sostenere il peso delle gambe, così come di poggiatesta per posare il capo nei dovuti momenti di pausa e di braccioli per offrire supporto ai gomiti.
Per mansioni brevi – lo sgabello SF70 Grendene Chairs
Nel caso di mansioni più brevi, per cui i requisiti principali da perseguirsi siano la snellezza e la libertà di movimento, la seduta ottimale può essere rappresentata dallo sgabello da lavoro modello SF70 di GrandeneChairs, costituito da una struttura di base in acciaio cromato a quattro gambe con poggiapiedi fisso, in grado di offrire solidità e stabilità, e una seduta circolare ergonomica realizzabile in diverse tipologie: in multistrato di faggio, oppure rivestita di ecopelle o tessuto.