Biden ha annunciato di voler finalmente inviare i caccia da combattimento modello F-16 alle Forze armate ucraine. L’insistenza di Zelensky sembra aver dato i suoi frutti e dunque il presidente ex attore comico può dire al suo esercito e ai suoi cittadini di aver ottenuto un successo. In altri Paesi, invece, molti sono rattristati e inquietati da questa notizia, che avvicina l’Europa all’escalation finale con la Russia. Fermo restando che le visioni su questa decisione strategica sono diverse, vi sono dei dubbi che sorgono sulla sua vera fattibilità.
Le tempistiche
La prima domanda riguarda le tempistiche di consegna e di messa in operatività. La controffensiva ucraina pare aver già avuto inizio, ma gli aerei ancora non ci sono. Quando saranno effettivamente mandati in Ucraina? E dopo quanto tempo potranno essere impiegati in combattimento? Il dubbio riguarda i piloti. Addestrare gli ucraini a pilotare bene questi aerei, dopo che per tutta la vita hanno guidato i caccia di concezione sovietica, richiede come minimo alcuni mesi. Zelensky ha tutto questo tempo? Sembra proprio di no.
L’efficacia in combattimento
Gli F-16 sono aerei straordianari, ma nessun velivolo è esente da difetti. E non è nemmeno invincibile. Poiché attualmente i cieli ucraini sono sotto controllo di Mosca, mandare i jet americani in bocca al nemico può essere una pessima idea. Specialmente perché se i russi iniziano ad abbattere questi aerei, colpirebbero l’America in un punto molto doloroso, quello della sua reputazione internazionale. Biden vuole davvero rischiare questo elemento di prestigio sui suoi alleati NATO, alcuni dei quali aspettano solo l’occasione per defilarsi?
Fonte: https://strumentipolitici.it/sei-domande-scomode-sugli-f-16-americani-in-ucraina/