La masseria salentina per scoprire un passato

Gastronomia e degustazione, didattica, trekking, escursioni, frammenti di vita contadina. Sono le principali attività proposte dal turismo rurale che, sempre più significativo, si propone come nuovo modello di viaggio esperienziale è che ha in un agriturismo a Ostuni una delle sue massime espressioni italiane. La domanda di turismo rurale è in continuo aumento ed è la risposta più significativa al tentativo di omologazione imposto da un certo tipo di vacanza, sempre più turistica e sempre meno reale.

Vari tipi di agriturismo a Ostuni sono l’eredità più vivida e significativa di una certa società che sopravviveva fino a pochi decenni fa, unico sistema conosciuto attraverso cui sostenersi e da cui assorbire una serie di codici e apparati valoriali. L’attività contadina nella provincia di Lecce è stata il motore trainante del tessuto economico del posto per secoli, divenuta fondamentale soprattutto in seguito al declino del settore mercantile in terra d’Otranto. Poca carne, tantissime verdure, perché quello aveva da offrire il contesto ambientale del tempo. E all’interno delle masserie si consumava, cadenzato, il ritmo vitale della cittadinanza intera.

Oggi quel sistema è stato riportato in vita e riletto in quella che è la nuova chiave di volta su cui si sorregge il Salento, ovvero il turismo, e apre le sue porte al desiderio di conoscerlo a quanti sono temporalmente e geograficamente distanti da esso. Come nelle tenute toscane o nei casolari padani, il Salento punta sulla tipicità dei cibi, sulla suggestione dei suoi paesaggi e sul recupero delle antiche arti per dare un’ulteriore accelerata al settore turistico del luogo, e la gente risponde in modo positivo. Un tipo di agriturismo a Ostuni permette  un’immersione totale nel vissuto del luogo, non solo turismo enogastronomico ma vera e propria celebrazione attiva di quel sistema mediante attività pratiche e con le stesse modalità dell’epoca.