L’arte del Dragone: breve guida ai tappeti cinesi

Come in molti altri Paesi d’Oriente, in Cina esiste una tradizione artigianale antica e notevole, non sempre conosciuta e apprezzata in Europa e oltre l’Atlantico, ma pur sempre di grande pregio.

Questo articolo, dunque, si propone di esplorare un mondo pieno di fascino: quello dei tappeti cinesi. Nella nazione del dragone sono particolarmente famose le produzioni locali di tessuti e broccati, ma l’arte dell’annodatura dei tappeti è forse una delle sue espressioni più alte.

Le origini di questa pratica si perdono, come spesso accade, nella notte dei tempi, anche se è merito dei traffici commerciali provenienti da tutto il mondo se il tappeto in Cina acquista pregio tra il 1400 e il 1700, arrivando alla corte dell’Imperatore. In Europa questi pezzi unici non sono conosciuti prima del XIX secolo, quando diventeranno vittime di rapine e razzie, per poi trasformarsi in produzioni sempre più dirette verso lo stile liberty e decò di gran moda in Occidente.

I tappeti cinesi migliori sono quelli di fattura antica, poiché dopo gli anni ’60 la qualità della produzione si è abbasata vertiginosamente. Andiamo dunque a conoscere le due categorie di annodature più apprezzate: i tappeti provenienti da Pechino e quelli Ninxia.

 

I tappeti antichi di Pechino

 

In generale, i tappeti cinesi antichi vedono rappresentati draghi (il principale simbolo religioso), serpenti, farfalle, fiori o, in generale, simbologie riconducibili alla religione taoista. I nodi sono piuttosto grandi e di conseguenza i tappeti abbastanza spessi, ma la qualità della lana permette al manufatto di non perdere in morbidezza.

Tutte queste caratteristiche sono rintracciabili anche nella produzione della Capitale, centro dell’annodatura per eccellenza. I decori sono di origine perlopiù naturale e la struttura è molto ariosa, spesso con un solo medaglione al centro o con altri cerchi più piccoli attorno. Il colore più utilizzato è indubbiamente il blu con tutte le sue sfumature cangianti. Queste annodature sono particolarmente durevoli e resistenti nel tempo ma, come detto in precedenza, anche molto morbide al tatto al tempo stesso.

Sebbene in occidente venga ovviamente associato a vicende tragiche, un altro motivo che ritorna spesso nei tappeti Pechino è rappresentato dalla svastica: questa parola che indica lo stare bene era molto apprezzata, soprattutto in Oriente, prima del collegamento col nazismo.

Spostiamoci però da Pechino verso l’Asia Centrale, alla scoperta di un’altra categoria di tappeti cinesi antichi molto pregiata e peculiare: i tappeti Ninxia.

 

La tradizione musulmana dei tappeti Ninxia

 

Questi manufatti sono prodotti dalla popolazione Hui, un’enclave musulmana cinese frutto delle mescolanze avvenute all’epoca dei mercanti. Anche i tappeti sono la perfetta commistione tra queste due culture millenarie ricche di storia: i colori tenui incontrano quelli sgargianti, i dragoni cinesi si mescolano alle geometrie dal sapore più mediorientale, il peculiare contrasto cromatico non fa venir meno i motivi naturali così cari alla tradizione cinese, tra fiori, frutti e animali associati al Tao e alla religione di Buddha.

Come nei tappeti Pechino è il campo libero a fare da padrone, le decorazioni sono relegate in pochi punti e questo rende il restauro piuttosto complesso. Anche per questo motivo i tappeti antichi cinesi sono pezzi dal grande valore artigianale oltre che artistico e non sfigurano con nessun tipo di arredamento. Il nostro consiglio è di rendere queste preziosità d’Oriente i veri protagonisti delle vostre stanze, per un ambiente originale, esotico e molto elegante.