Risparmio: in Sicilia 290.000 individui comprano alimenti prossimi alla scadenza

Le famiglie siciliane, in lotta con l’aumento del costo della vita e la perdita di potere di acquisto, cercano di risparmiare e, per farlo, spesso intervengono sul carrello della spesa; secondo l’indagine commissionata da Facile.it a mUp Research e Norstat, addirittura l’8,4% dei rispondenti siciliani, pari a circa 290.000 individui, ha dichiarato di comprare solo alimenti prossimi alla scadenza perché in sconto.

Non solo, sempre guardando alle abitudini di acquisto in Sicilia emerge che il 58% dei rispondenti compra ormai praticamente solo prodotti in offerta (percentuale più altra rispetto al 46,9% rilevato a livello nazionale) e il 29,8% cambia ogni volta supermercato pur di inseguire gli sconti (25,8% a livello Italia).

E se il 18,3% degli intervistati siciliani ha dichiarato di aver smesso di acquistare prodotti di grandi marche, più di uno su cinque, pari a 738.000, ha dichiarato di aver iniziato a fare la spesa esclusivamente nei discount.

Non solo cibo

Gli aumenti hanno riguardato tutte le voci di spesa domestica e così le famiglie siciliane, per contenere i costi, sono intervenute anche su altri fronti; in alcuni casi si tratta di abitudini virtuose come, ad esempio, chiudere l’acqua quando ci si lava i denti (73%) o usare la lavatrice solo a pieno carico (67%), ma non mancano azioni meno scontate e che, in alcuni casi, diventano vere e proprie “manie da risparmio”.

Il 49% dei siciliani, ad esempio, ha detto di riutilizzare imballaggi in plastica e cartone come contenitori domestici, il 25% usa i fondi del caffè per concimare fiori e il 17% tiene le luci spente anche quando servirebbero.

Ma grazie a comportamenti virtuosi e manie, quanto sono riusciti a risparmiare i siciliani? Circa 330 euro a famiglia, valore superiore alle media nazionale (300 euro).

Le spese familiari

Quali sono le voci di spesa che incidono di più sui budget delle famiglie siciliane? Non sorprende vedere che la bolletta elettrica ha conquistato la maglia nera come spesa domestica meno amata in Sicilia (75,6%), seguita dall’assicurazione auto (59,5%) e dalla bolletta del gas (51,1%).

E nonostante già molti siciliani siano riusciti ad abbattere, almeno in parte, i costi dell’Rc auto (32,8%), di luce (26,7%), gas (22,9%) e Pay TV (22,9%), le bollette energetiche restano quelle su cui il maggior numero di famiglie vorrebbe risparmiare ulteriormente.

Per fortuna sempre più siciliani hanno imparato che per risparmiare non bisogna fare necessariamente rinunce, ma a volte basta scegliere il fornitore giusto, tanto è vero che più della metà del campione intervistato (53,4%) ha dichiarato di confrontare regolarmente i prezzi di spese domestiche obbligatorie prima di scegliere il prodotto da acquistare.

Internet e i comparatori online (35,9%) sono risultati essere gli strumenti più usati per abbattere i costi delle principali voci di spesa familiare, ma sono ancora tanti coloro che riescono a risparmiare grazie al consiglio di amici/parenti (27,5%) e alle informazioni lette su quotidiani/periodici (22,1%) o ascoltate in radio/tv (19,8%).

 

* Indagine mUp Research – Norstat svolta tra il 17 e il 21 febbraio 2023 attraverso la somministrazione di n.1.403 interviste CAWI ad un campione stratificato di individui in età compresa fra 18 e 74 anni, rappresentativo della popolazione italiana residente sull’intero territorio nazionale nell’intervallo di età considerato.