Cos’è l’usura bancaria?

L’usura bancaria è una pratica che in Italia è vietata dalla codice penale, e in particolare dalla legge 108/1996. Possiamo dire di trovarci di fronte a usura nel momento in cui gli interessi, le commissioni e le spese richieste a fronte di un prestito di denaro ammontano ad un totale particolarmente oneroso tenendo conto delle dinamiche di mercato.

Questo tipo di reato è punito con la reclusione fino a 10 anni ed elevate sanzioni pecuniarie, e bisogna ricordare che la legge colpisce sia il soggetto che possiamo definire usuraio ma anche un ipotetico mediatore che ha fatto negoziare le parti.

Bisogna comunque specificare che può essere punito soltanto colui il quale va ad applicare un tasso di interesse che può essere definito usurario ma lo fa in maniera consapevole e ad ogni modo con l’intento di ottenere in questa maniera un guadagno sproporzionato. Va da sé che non sempre è semplice capire se il tasso di interesse sia usurario oppure no.

Per comprendere ad esempio se il caso specifico possa essere configurato come reato di usura bancaria è necessario rifarsi a quanto previsto dalla legge: questa dice infatti che il tasso si può considerare usurario nel momento in cui eccede di oltre il 50% quelli che sono i normali tassi mediamente praticati dagli istituti bancari, come è possibile rilevare periodicamente dal Ministero dell’Economia e delle Finanze.

Sottolineiamo come l’usura bancaria è considerata dal nostro codice penale come qualcosa di ancora più grave rispetto l’usura classica, dato che viene praticata da un istituto bancario che al contrario dovrebbe applicare il massimo della trasparenza per gli utenti.

Per comprendere con esattezza se si è di fronte ad un reale tentativo di cosiddetta usura bancaria o meno, è possibile poter richiedere direttamente una consulenza a debitobancario.it, che può aiutare il cliente a capire come comportarsi in queste casi ed in quale maniera è possibile ottenere un adeguato rimborso.