Coleotteri dell’ambrosia: gli insetti coltivatori di funghi

Parassiti e attacchi fungini sono elementi estremamente dannosi per un materiale naturale come il legno, perché capaci di minarne durabilità e integrità. E a nulla servono improbabili quanto improvvisate operazioni di trattamento antitarlo fai da te.

Gli insetti coltivatori di funghi rappresentano una rarità sul nostro pianeta: uno di questi si chiama “coleottero dell’ambrosia”, la cui caratteristica principale è quella di coltivare funghi all’interno di tronchi e legno in generale, ovvero il loro habitat naturale. Presenti in più di 3000 specie, questi insetti, suddivisi nelle famiglie Scolytinae e Platypodinae, prendono il loro nome dall’ambrosia, ovvero il gruppo di funghi da essi coltivato.

Un recente studio dell’Università di Friburgo dimostra che per uno dei coleotteri appartenente a questo gruppo, lo Xileborus Affinis, il compito di coltivare funghi spetta alle cosidette femmine “aiutanti”. Il motivo? Le larve possono essere alimentate solo con un fungo particolare del genere Raffaelea. Il problema per tronchi e legno nasce quando le femmine utilizzano delle spore per dar vita a nuove colonie, producendo in tal caso prole all’interno di gallerie scavate dalle stesse.

Pur ammirando la loro particolarità, questi coleotteri rappresentano un nemico concreto per gli esperti della disinfestazione tarli, specie in quelle abitazioni collocate nei pressi di boschi o foreste, in collina e in campagna.