L’esperimento Australiano dei Pacchetti Neutri sul tabacco è stato un disastro: L’Italia deve evitarlo.

 

L’esperimento Australiano dei Pacchetti Neutri sul tabacco è stato un disastro: L’Italia deve evitarlo.

Milano, IT – Il primo Dicembre 2012 l’Australia ha implementato per la prima volta nel mondo i pacchetti neutri sui prodotti tabacchiferi, limitando l’uso di colori, loghi e trademarks sui pacchetti.

Anche se l’intento del programma australiano era benevolo, esso ha miseramente fallito nel produrre gli effetti desiderati.

Nell’opinione di Luca Bertoletti, European Affairs Manager per il Consumer Choice Center (CCC), l’anniversario della legge Australiana dovrebbe far riflettere i governi europei dall’adottare simili programmi.

“Ridurre l’uso del tabacco, specialmente tra la popolazione giovanile, è sicuramente un’intenzione giusta e nobile. Però dopo 5 anni di branding ban in Australia questa iniziativa non può che essere classificata come fallimentare. Infatti, dal 2012 la quantità di fumatori giornalieri è rimasta il 12%. E questo nonostante il governo Australiano abbia speso in 5 anni più di 12.69 Milioni di dollari australiani, come riportato dal Department of Health Australiano.

“In aggiunta, il mercato illegale di tabacco e il contrabbando è salito del 30% dal 2012 ed è diventato una delle attività più remunerative del mercato nero dell’Isola Oceanica. Come risultato di tutto ciò, secondo uno studio della società KPMG, si sono persi più di 1,6 Miliardi di dollari Australiani in mancati proventi di tasse.”

“Un precedente che permetta ai governi di bannare certi marchi e brand è sicuramente preoccupante e potrebbe presto coinvolgere anche altri settori che vendono e producono beni e prodotti non graditi ai governanti di turno. Quello che l’Australia ci ha insegnato è che i pacchetti standardizzati sui prodotti tabacchiferi non aiutano a diminuire la quantità di fumatori ma solo ad aumentare il mercato illegale di sigarette; se davvero si vuole combattere il tabacco, bisogna iniziare con un’ iniziative basate sull’educazione che parta dalle scuole e dalla conoscenza delle alternative” conclude Bertoletti

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CCC European Affairs Manager Luca Bertoletti è disponibile per ulteriori domande su plain packaging, e libertà di scelta del consumatore contattando [email protected]

 


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