Produzione di un sapone: la lavorazione industriale

Gli unici aspetti chiave che possono differenziare un tipo di sapone da un altro sono due: la sua composizione ed il tipo di produzione.

Quanto alla composizione, ne parleremo in maniera approfondita in seguito. In questo momento, c’è ancora qualcosa di molto importante di cui parlare. In questo post vi offriremo le chiavi necessarie per poter distinguere tra saponi prodotti industrialmente e saponi artigianali.

Quando si parla di produzione dei saponi, o del modo di saponificare in senso generico, ci sono anche diversi modi per farlo: da un lato troviamo saponi lavorati e dall’altro saponi artigianali . Non è qualcosa di facile da identificare, ma conoscendo queste differenze e peculiarità, molti dei saponi che troviamo in commercio possono essere facilmente individuati.

I saponi lavorati hanno un processo completamente industrializzato, solitamente attraverso impianti produzione sapone solido ed una macchina per l’estrusione del sapone. In esso viene introdotta la base del sapone, che nella stragrande maggioranza dei casi è una base industriale acquistata o una propria produzione a caldo.

Il risultato di questo processo è il riscaldamento e la compressione del sapone in fogli sottili e successivamente in saponette, a cui viene poi applicato un soffio secco sulla stessa linea di produzione per tagliare, modellare, incidere e confezionare.

Questa produzione è molto semplice, veloce ed economica; È possibile produrre un numero molto elevato di saponi al giorno, il che riduce notevolmente i costi di produzione del sapone.

Con questo metodo si ottengono tutti i saponi che si vedono in commercio, con forme geometriche perfette: tondi, ovali, rettangolari. Anche nei saponi in cui la base è quadrata, o se i bordi sono un po’ arrotondati, parliamo già di questo tipo di lavorazione. Oggi è il modo più comune di produrre saponi sul mercato.