Il test di dissoluzione è un metodo importante per caratterizzare le prestazioni delle forme di dosaggio solide orali. Il suo principio si basa sul fatto che, affinché un farmaco sia efficace, deve prima essere rilasciato dal prodotto e dissolversi nei fluidi gastrointestinali, prima che possa avvenire l’assorbimento nel flusso sanguigno. In altre parole, la velocità e l’entità dell’assorbimento del farmaco sono determinate dalla sua dissoluzione da una forma di dosaggio.
Per realizzare un test di dissoluzione occorre uno strumento professionale, noto come dissolutore.
Lo scopo del test di dissoluzione
Per un prodotto commerciale, questo test viene usato per scopi di controllo e garanzia della qualità, per garantire la coerenza tra i lotti di produzione o per giustificare le modifiche di scala e post-approvazione apportate al processo di produzione.
Nella fase iniziale dello sviluppo del farmaco, il test di dissoluzione aiuta la progettazione della formulazione e l’ottimizzazione della somministrazione del farmaco; viene eseguito per valutare la stabilità del prodotto, monitorare i cambiamenti della formulazione nel tempo e stabilire correlazioni in vitro-in vivo.
Nei casi in cui sono state dimostrate correlazioni in vitro-in vivo, la dissoluzione può essere utilizzata come test surrogato per prevedere le prestazioni in vivo dei prodotti farmaceutici.
Da un punto di vista normativo, i test di dissoluzione svolgono un ruolo importante nel processo decisionale, in particolare nello sviluppo e nell’approvazione di forme di dosaggio generiche, in cui è possibile evitare studi sull’uomo, non necessari, senza compromettere la qualità dei medicinali generici.
Fattori che influenzano lo scioglimento
Un test di dissoluzione misura la quantità di farmaco che va in soluzione per un periodo di tempo in condizioni standardizzate. I fattori che influenzano la dissoluzione di un prodotto farmaceutico includono le proprietà intrinseche dell’API – ad esempio, solubilità, bagnabilità, dimensione delle particelle, area superficiale, morfologia, polimorfi -, la composizione della formulazione e le caratteristiche – ad esempio, eccipienti, durezza, processo di produzione – e il metodo di dissoluzione utilizzato per la sua valutazione – ad esempio, apparecchio, mezzo, condizioni di prova, campionamento e analisi del campione.
Sviluppo del metodo
Nei test di dissoluzione, l’obiettivo è sviluppare un metodo discriminatorio sensibile alle variabili che influenzano la velocità di dissoluzione e, di conseguenza, le prestazioni in vivo del prodotto farmaceutico.
Il metodo deve essere in grado di distinguere tra prodotti farmaceutici fabbricati in condizioni target e formulazioni con variazioni significative per le variabili di produzione critiche più rilevanti, come, per esempio, la dimensione delle particelle della sostanza farmaceutica, la forza di compressione e la durezza della compressa. Inoltre, il metodo di dissoluzione dovrebbe essere robusto e riproducibile per le operazioni quotidiane, nonché trasferibile tra i laboratori.