Otoacariasi del gatto, cos’è e come curarla

Gli acari dell’orecchio (otoacariasi) rappresentano un problema molto comune nei gatti. Questi piccoli parassiti infestano con più frequenza i gatti randagi, ma possono colpire anche i soggetti che vivono esclusivamente in casa.

Le loro popolazioni, infatti, sono molto numerose e si spostano agevolmente da un ospite all’altro, transitando su luoghi e oggetti: ciò ne favorisce al massimo la diffusione, rendendo l’otoacariasi estremamente contagiosa.

Anche se le probabilità di contagio aumentano nei luoghi con scarsa igiene o con molta promiscuità (strade, cortili, colonie feline, gattili, canili e perfino pensioni), basta anche un contatto occasionale o indiretto perché l’animale venga infettato.

Questa condizione non interessa l’uomo: può trasmettersi solo fra gli animali domestici (gatti, cani e furetti).

Nel condotto uditivo del gatto, l’acaro (Otodectes Cynotis) trova il suo habitat ideale: una volta stanziato, si ciba dei residui cutanei, delle secrezioni e delle cellule morte, riproducendosi in modo incontrollato e formando un gran numero di colonie.

Da un canale uditivo all’altro, il passo è breve: per questo, di solito, l’infezione colpisce entrambe le orecchie. Come riconoscerla?

L’insetto in questione è invisibile ad occhio nudo: la sua presenza può essere rilevata solo da strumentazioni specifiche e da esami accurati.

Se quindi si sospetta un’otoacariasi, è fondamentale contattare immediatamente il veterinario: un intervento tempestivo, infatti, può scongiurare gravi complicanze in grado di danneggiare l’udito e di causare al gatto inutili sofferenze.

No anche alle cure fai da te: l’unico modo per debellare l’acaro consiste in una terapia mirata a base di antibiotici e antiparassitari molto specifici, che solo il veterinario è in grado di prescrivere con le modalità, le dosi e i tempi più corretti.

Ma come si manifesta l’otoacariasi? Il primo sintomo che è possibile notare è il prurito: il gatto si gratta insistentemente l’orecchio per alleviare il fastidio insopportabile prodotto dai morsi degli acari. Altro segnale inequivocabile è l’aspetto delle orecchie.

In condizioni normali, il padiglione auricolare del gatto è pulito, inodore e di color rosa chiaro; in presenza di acari appare invece arrossato, tumefatto, con sovrabbondanza di cerume nerastro e maleodorante.

All’esterno, la cute presenta spesso ferite e croste, con tracce di sangue e pus. Se noti quindi questa sintomatologia, rivolgiti subito al veterinario.

Periodicamente, per prevenire la comparsa (o la ricomparsa) del problema, controlla spesso le orecchie del tuo micio e cura con meticolosità l’igiene degli spazi domestici, lavando e disinfettando frequentemente le cucce, le coperte, le spazzole, i tappeti e i tessili d’arredamento che possono costituire un veicolo per gli acari.

Per saperne di più >>