Matteo Fieno inaugura la sua personale a Milano con ospiti di spicco

Matteo Fieno protagonista in mostra personale alla storica Milano Art Gallery in via Alessi 11 a Milano, ha inaugurato l’esposizione prestigiosa lo scorso 22 Novembre con un parterre di ospiti davvero importanti, figure di spicco che hanno espresso grande consenso per le opere pittoriche. Tra i presenti anche Paolo Boeri Roi e Sergio Capaldo, due industriali che portano avanti l’eccellenza del Made in Italy con successo e il grande cantante autore internazionale Mauro Pagani. Fieno è stato affiancato da Salvo Nugnes manager della cultura e presidente di Spoleto Arte e dal noto fotografo di fama Roberto Villa. Entrambi hanno manifestato sincero apprezzamento per l’arte di Fieno accostandolo anche al pittore Fausto Pirandello, figlio di Luigi. Inoltre, hanno tenuto a elogiare Fieno per il suo messaggio sociale significativo che mette la donna al centro e la custodisce con grande rispetto e ammirazione.

Fieno con la sua pittura muove verso la celebrazione solenne del mondo femminile e di rimando lancia un vessillo a difesa contro la violenza e i femminicidi. Questo certamente è un grande plus valore alla sua pregevole pittura. La dottoressa Elena Gollini ha espresso delle intense riflessioni affermando: “L’arte pittorica di Matteo è di tendenza verista figurativa con impostazione tradizionale, ma al contempo rivisitata in chiave moderna e aggiornata in forma personalizzata. Il tema prediletto nelle immagini è la donna nelle sue misure e proiezioni esistenziali reali o immaginarie. I quadri hanno forte carica vitale raggiunta tramite una decisa finitezza del segno e una stesura cromatica fatta con campiture tonali raffinate ed eleganti che risulta ben definita ed efficace nella resa d’impatto scenico. Per Matteo la realtà circostante è un brulichio e un pullulare continuo di stimoli e sollecitazioni, sensazioni introspettive che trasferisce dentro le composizioni con ritmi cromatici sempre cadenzati e bilanciati. Ogni opera ha una propria sequenza narrativa ben compiuta e autonoma. La sua pittura scorre sulle tele con purezza e passione, senso di linearità essenziale e garbata e ricercata compostezza, con un ordine strutturato di scorrevole e fluida articolazione che facilita l’approccio visivo. Matteo osserva la realtà, ne fruga i meandri più celati, ne mette a nudo i tratti e gli aspetti ancora inespressi e inesplorati esaltando i sentimenti dell’anima nel luminoso flusso cromatico. Dipinge all’insegna della piena esternazione del proprio essere, del proprio modo di concepire il mondo circostante calandosi dentro una dimensione quotidiana in continuo movimento ed evoluzione“.

 

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