Ricchiuti (P.P.I.) “Autonomi massacrati dai contributi previdenziali”

Il 64% delle aziende ispezionate nel 2015 – dichiara Lino Ricchiuti presidente nazionale del movimento Popolo Partite Iva – risultano irregolari, i contributi maggiormente evasi sono sempre INPS ed INAIL. La somma non versata supera l’ 1,5 miliardi di euro, in aumento rispetto allo scorso anno . La domanda è semplice : ”o siamo diventati tutti evasori, o stiamo attuando involontariamente lo sciopero fiscale o, questi governi, hanno imposto una tassazione impossibile” . È così grave, sbagliato, immorale ammettere che i contribuenti, siano essi dipendenti o liberi professionisti, si son stancati di pagare, pagare, pagare ? C’è anche da dire che sia i contributi INPS, sia quelli INAIL vanno intesi come contributi del cittadino a fondo perduto. Quando paghi per una pensione che non avrai e per una assicurazione sul lavoro che ti rimborserà solo in caso di morte o di grave disabilità, viene meno il principio di dare per avere e si rafforza l’idea di svenarsi in favore del nulla. Se a questo aggiungiamo che, per mille diversi motivi, questo miliardo e mezzo di euro verrà recuperato solo in minima parte perchè ormai specie i nuovi contribuenti , al contrario dei “fessi” come il sottoscritto , hanno imparato, prendendo esempio dai big, a non avere nulla di intestato, ci si domanda, è da furbi insistere con questa politica fiscale? Il fisco è diventata una psicosi, non si acquista, non si assume, non si crea occupazione. Proroghiamo gli sfratti, allunghiamo la rateizzazione con Equitalia, senza andare a risolvere sul serio il problema. Indebitiamo i cittadini più di quanto lo siano già senza dargli alcuna possibilità di riscatto se non in 20, 30 anni. Come quando agli schiavi veniva data la possibilità di riscattare la propria libertà. I Romani dell’Impero in questo erano meno egoisti dei ”romani” attuali. L’equilibrio e le casse vanno ristabilite partendo dall’alto. Quando ogni manager pubblico e politico verrà pagato in linea con gli stipendi degli altri Paesi, quando la grande casa pubblica smetterà di costarci 3 finanziarie all’anno, quando ogni altro ente privato, religioso e ogni altra grande multinazionale o azienda con cda di tutto rispetto onoreranno ogni centesimo – conclude Ricchiuti – in tasse allora e solo allora lo Stato politico potrà puntare il dito sui piccoli contribuenti.