Il progetto eKnow: un ambiente flessibile per la formazione in rete di formatori e insegnanti

Il progetto eKnow, promosso da Smart Skills Center e realizzato da IBIS Multimedia Network, grazie a una rete di collaboratori ed esperti coordinati da Mario Rotta, si caratterizza tra le altre cose per almeno due aspetti innovativi e significativi. Il primo è legato al modo in cui in eKnow si interpreta l’e-learning: i corsi sono strutturati su vari modelli metodologici e organizzativi, che “attraversano” l’intera gamma delle possibili esperienze di apprendimento in rete: dai MOOCs (corsi aperti di ultima generazione supportati indirettamente e da seguire in autonomia), a corsi brevi basati sull’approccio problemico e in cui si interagisce con esperti ed e-tutor (li chiamiamo SPOCs), a corsi professionali per insegnanti e formatori basati sulle cosiddette e-tivities e sull’azione di formatori esperti, per arrivare ad ambienti di apprendimento sociale per comunità di interessi e di innovazione animati da un e-coach e un information broker  (li chiamiamo PLECs) o a percorsi di scoperta georeferenziati (detti GLOCs) in cui le attività didattiche programmate diventano accessibili solo in prossimità di luoghi o punti di interesse che questo particolare tipo di tecnologia aiuta a scoprire o riscoprire.

Il secondo aspetto che rende il progetto organico è rappresentato dai criteri in base a cui i corsi vengono programmati, progettati e prodotti. Tutti i “titoli” sono infatti definiti in modo da rappresentare un’opzione completa per la formazione di insegnanti e formatori: anche se ogni corso è autoconsistente infatti, i progettisti curano molto la complementarietà tra i corsi, che possono quindi essere considerati anche come elementi di un percorso più ampio, complesso e personalizzabile. Questo aspetto è rafforzato anche dal fatto che la quasi totalità dei contenuti dei corsi in programmazione rientra nel Quadro di Riferimento Europeo delle Competenze Chiave per l’Apprendimento Permanente (a cui peraltro è dedicato un MOOC introduttivo): questo significa che un insegnante o un formatore possono non solo costruire un percorso di sviluppo professionale, ma possono anche dedicarsi a una specificare area di competenza, che potrà essere affrontata partendo se necessario da corsi introduttivi (MOOCs) per arrivare alle relative comunità di apprendimento, passando attraverso dei corsi brevi o problem solving e dei corsi professionali.

Si possono fare alcuni esempi. Prendiamo in considerazione l’area di competenza che a livello europeo è definita capacità di comunicare in una lingua straniera: su questo “asse” troviamo un MOOC introduttivo di Avvicinamento alla Lingua Inglese, ma anche un corso più specifico sul PBL nella Didattica della Lingua Inglese e un set di corsi professionali sulla Didattica eCLIL. Se invece ci spostiamo sull’asse della competenza digitale possiamo partire da un MOOC sui Principi essenziali di Informatica, per poi procedere con alcuni corsi brevi su competenze digitali specifiche tipo Come rendere più efficace una presentazione multimediale o Come cercare, trovare e selezionare immagini digitali in rete, per arrivare fino ai corsi professionali sul cosiddetto Information Brokering o sulla Knowledge Visualization e concludere il percorso partecipando alle attività di una Community of Thinking sulle Tecnologie Digitali e Strategie di Apprendimento. Insomma, un sistema modulare, flessibile ed elastico (dove non a caso non si parla di piattaforme ma di trampolini), che può crescere anche attraverso le istanze e le necessità degli utenti, nel quadro di un approccio rigoroso e attento alla chiarezza comunicativa, all’efficacia formativa, all’utilizzo di Risorse Educative Aperte e alla coerenza delle procedure di valutazione (curate da Laboratorio Formazione di Milano), oltre che all’apporto di formatori, docenti, esperti ed e-tutor di grande esperienza.