Premio Birra Moretti Grand Cru: la gara finale

Giunto all’ottava edizione, il Premio Birra Moretti Grand Cru si evolve e si rinnova: quest’anno i giovani chef si sono confrontati in una gara che li ha spinti a dare il meglio di sé dall’apertura delle selezioni, a maggio 2018, fino a ieri, lunedì 18 marzo, quando hanno preparato, per l’ultima volta, il loro piatto d’autore di fronte a una giuria pluristellata.

Per scoprire il vincitore del primo premio del valore di 10mila euro e i vincitori delle menzioni speciali, l’appuntamento è domenica 24 marzo, dalle ore 14:00. Per la prima volta nella storia del Premio, il vincitore sarà annunciato sul palco di Identità Golose, il più importante congresso italiano di cucina internazionale. Un’occasione di visibilità unica per questi talenti emergenti.

I sei finalisti si erano già affrontati lo scorso novembre nella semifinale, nel corso della quale una giuria ristretta aveva fornito loro consigli preziosi. Quindi il livello dei piatti è cresciuto per tutti, così come le aspettative della giuria pluristellata, rendendo la competizione di ieri ancora più accesa.

Il racconto della gara finale

È stata una gara emozionante, indimenticabile per questi professionisti, in una giornata che si è rivelata carica di emozioni e di momenti di confronto tra i giovani in gara e gli chef e sommelier in giuria. Perché è proprio questo l’obiettivo del Premio, incoraggiare il talento, riconoscerlo, valorizzarlo per dare un contributo concreto alla crescita professionale di giovani meritevoli che muovono i primi passi in un settore affascinante e competitivo.

I finalisti hanno dimostrato di aver meritato un posto in finale, mettendo in campo determinazione, passione e capacità tecniche di grande livello. Fra di loro si nasconde la prossima stella della cucina italiana? Il Premio Birra Moretti Grand Cru è una piattaforma capace di scoprire talenti emergenti, come i primi tre vincitori delle passate edizioni – Giuliano Baldessari, Luigi Salomone e Christian Milone – che hanno già ottenuto la loro prima stella Michelin.

Per questi sei giovani chef il Premio ha rappresentato una esperienza che li ha aiutati a riflettere, crescere e migliorare come professionisti. Per loro è stato un grande onore essere arrivati in finale di fronte a una giuria pluristellata. È stata una emozione unica, una occasione che capita una volta nella vita.

 È fra di loro la prossima stella nascente della cucina

Chi prenderà il posto di Solaika Marrocco, la vincitrice della settima edizione? Un compito non semplice per il prossimo chef succedere a un giovane talento come Solaika che, dalla vittoria del Premio, ha ottenuto numerosi riconoscimenti e tanta visibilità. In lizza: Salvatore Avallone, chef del Cetaria Ristorante di Baronissi (SA), 35 anni, propone “Baccalà.it”, Fabrizio Gagliardi, sous-chef al La Posta Vecchia Hotel di Palo Laziale – Ladispoli (RM), 29 anni, presenta “Petto di quaglia, caramello di IPA e le rosse”, Davide Marzullo, chef de partie del Ristorante The Market Place di Como (CO), 22 anni, porta in gara “La zucca incontra i Grani Antichi”, Giuseppe Milana, chef del Ristorante Umami di Roma, 30 anni, propone “Pecora, birra, ostrica e mela”, Giuseppe Torcasio, chef del Ristorante Ex Trappeto di Lamezia Terme (CZ), 23 anni, porta in gara “Melanzana, birra, pere, lievito e prezzemolo”, Alberto Wengert, sous-chef di La Locanda del Borgo di Telese Terme (BN), 31 anni, propone “Alici di Cetara affumicate, caviale di colatura, gelèe alla Birra Moretti e meringa di pane croccante”.

La giuria

Il livello di preparazione è altissimo, per la giuria non è stato semplice arrivare a decretare un solo vincitore. Al tavolo dei giurati: Claudio Sadler, Presidente di Giuria, chef del ristorante Sadler (Milano), Andrea Berton, chef del ristorante Berton (Milano), Davide Del Duca, chef dell’Osteria Fernanda (Roma), Nicola Dell’Agnolo, restaurant manager di Il Luogo di Aimo e Nadia (Milano), Annie Feolde, chef dell’Enoteca Pinchiorri (Firenze), Giancarlo Perbellini, chef del ristorante Casa Perbellini (Verona), Alessandro Pipero, maître del ristorante Pipero Roma (Roma), Isabella Potì, chef del ristorante Bros’ (Lecce), Marco Reitano, sommelier del ristorante La Pergola – Hotel Rome Cavalieri (Roma), Andrea Ribaldone, chef dell’Osteria dell’Arborina (La Morra, Cuneo), Viviana Varese, Chef di Alice Ristorante – Eataly Milano Smeraldo (Milano), Paolo Marchi, ideatore e curatore di Identità Golose e Alfredo Pratolongo, Presidente Fondazione Birra Moretti.