L’infertilità è per definizione l’incapacità, sia per l’uomo che per la donna, di riuscire a concepire entro un anno dal momento in cui iniziano i rapporti sessuali non protetti. Per l’uomo in particolare, questo rappresenta un problema che è costantemente in aumento. Nel caso in cui non si è mai stati fertili, l’infertilità è definita come “primaria”, mentre nel caso in cui si era in precedenza fertili e l’infertilità è sopraggiunta in un secondo momento si parla di infertilità “secondaria”. Tra le più comuni cause di infertilità primaria e secondaria vi sono sicuramente il varicocele, aborti volontari, torsione testicolare, utilizzo di droghe o particolari trattamenti farmacologici, infezioni delle vie urinarie e patologie endrocrinologiche, ad esempio.
Tra tutti comunque, sicuramente il varicocele è notoriamente una delle più comuni cause di infertilità primaria e secondaria nell’uomo. Il nesso tra infertilità e presenza di varicocele è ormai noto da tempo, e gli spermatozoi sono tra le cellule in assoluto più sensibili. Il varicocele è dunque la più comune causa di infertilità maschile, e la sua presenza coinvolge dal 21% al 41% della popolazione generale: è definito come una dilatazione di una vena del plesso pampiniforme, la cui frequenza sul lato sinistro è maggiore che nel lato destro per motivi anatomici. La sua presenza può comportare un ritardo nella crescita e nello sviluppo testicolare, anche con la presenza di dolore, ed ovviamente anche l’infertilità. La conseguenza del varicocele è l’aumento della temperatura all’interno del testicolo, la quale va ad alterare la qualità della produzione degli spermatozoi.
Ad oggi, il trattamento più efficace per quel che riguarda il varicocele infertilità è la microchirurgia, ed è al tempo stesso l’opzione più sicura per il paziente. La microchirurgia ha infatti una bassa percentuale di complicanze post operatorie e migliori risultati in percentuale di gravidanza spontanea, ecco perché sono sempre più gli uomini che decidono di farvi ricorso.