L’attacco di panico o la manifestazione di una crisi d’ansia acuta è una condizione che si presenta in assenza di stimoli stressanti realistici, così da far sperimentare all’individuo un’intensa ansia associata a sintomi somatici come ad esempio tachicardia, sudorazione, sensazione di asfissia , e sintomi psichici come derealizzazione, paura di perdere il controllo o di impazzire.
L’attacco di panico è sempre vissuto in modo drammatico, soprattutto il primo, che rimane in memoria in modo indelebile con la sensazione di essere in grave pericolo ed associarlo ad un infarto cardiaco. Il panico è strettamente collegato alla regolazione e al contenimento delle proprie emozioni. L’attacco di panico si manifesta con una improvvisa sensazione di angoscia e di pericolo, percepiti in maniera intensa e profonda e si possono presentare a livello fisico con difficoltà respiratorie ed aumento del battito cardiaco.
È un episodio inaspettato, almeno in maniera apparente, senza particolar riferimento a situazioni specifiche. Può avere una durata molto breve, ad esempio pochi minuti, ma al contempo provocare devastanti effetti sulla psiche della persona.
Per diagnosticare un attacco di panico è necessario che si manifesti con una cadenza di almeno 4 attacchi in un mese.
In alcuni casi si presenta un unico episodio che influenza in modo incisivo la quotidianità della persona a causa della persistente angoscia che questa esperienza possa ripresentarsi. Chi soffre di questo disturbo è una persona che cerca di tenere lontano dalla propria vita le emozioni: ne ha paura perché percepisce la difficoltà di controllarle.
Per avere informazioni riguardo psicologi o psicoterapeuti che si occupano di problematiche relative a disturbi di panico, potete visitare il sito: www.psicologi-italiani.it